Il 4 novembre è uscito Alieni Coprofagi dallo Spazio Profondo, il tipo di storia che non pensavo avrei mai pubblicato su Vaporteppa. L’autore è Marco Crescizz ed è davvero bravo. Vi lascio la descrizione dell’opera prima di aggiungere due parole in più.
Nunzio è timido, privo di fiducia in sé stesso e pesa due quintali.
Più Nunzio diventa grasso e più si chiude in sé stesso. Da anni non vede i genitori, a cui mente fingendosi ormai magro. Al lavoro è lo zimbello dei colleghi e subisce le angherie del direttore. Il suo unico amico non esiste: è un’allucinazione di Schwarzenegger, il suo attore preferito, che appare per incitarlo a mangiare meno e a fare ginnastica.Dopo l’ennesima umiliazione Nunzio decide di perdere peso, ma non ha la forza di volontà per riuscire da solo e cade vittima di un trafficante di obesi. Attirato in trappola con la promessa di un rapido dimagrimento e l’acquisizione di muscoli enormi, si ritrova rapito sul disco volante di alieni che trafficano in escrementi umani, una potente droga sul loro pianeta. Ormai ridotto allo stato bestiale di “mucca mungi merda”, Nunzio dovrà trovare la forza dentro di sé per lottare: il peggior nemico da sconfiggere non è il grasso, ma la paura.
Una storia di obesità e castigo.
Romanzo breve, circa 28.900 parole (97 pagine secondo i miei conti, 137 per Amazon). Costa appena 2,99 euro.
Qui la scheda de Alieni Coprofagi dallo Spazio Profondo
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Quando Alieni Coprofagi dallo Spazio Profondo mi è arrivato, ho pensato che potesse essere solo una di queste due cose:
Lessi l’opera e la seconda ipotesi trovò conferma. Uno sprovveduto, completo. Di quelli che scrivono senza preoccuparsi di studiare prima le basi di teoria drammaturgica comuni a narrativa, fumetti, cinema e teatro (cit. me stesso in quanto massimo esperto totale tombale a priori perché sì, con calzini nei sandali e poster di Aristotele in bikini in bagno).
Però era una storia divertente e a tratti ben scritta.
Il peggio era nell’inizio, mal progettato e scritto da prendere l’autore a sberle sulla nuca. L’autore, come altri prima di lui, si era guadagnato una possibilità. Parlai con lui, ne testai la volontà con un rifiuto per vederne la reazione e di fronte alla sua irremovibile volontà di fare bene e di portare un’opera ben scritta (la prima opera di alieni coprofagi in Italia, diceva), dovetti acconsentire a fare un tentativo.
Nel giro di sei mesi l’autore studiò tutto quello che doveva studiare per ripartire da zero (con lezioni a voce su Skype di approfondimento e verifica), ristrutturò l’opera e la riscrisse. Il protagonista, per esempio, era molto diverso prima: obeso, ma senza alcuna chance di scatenare empatia nei lettori. E il finale era una scorreggia in bombola a 200 atmosfere.
Avrei mai pensato prima del 2015 di portare un romanzo breve su degli alieni che si sballano mangiando la merda? No. Sono contento di avere avuto l’occasione di pubblicarlo? Sì. Perché non è solo una storia divertente e ben strutturata: è anche un storia intelligente. Una storia che fa riflettere, un po’ come quelle di Carlton Mellick III: la bizzarria non è fine a sé stessa, ma serve a ottenere una situazione folle altrimenti impossibile da analizzare e rappresentare altrettanto bene.
Qui potrei sbagliami, ma non credo che Alieni Coprofagi dallo Spazio Profondo sia Bizarro Fiction: conteggiando gli elementi direi che è Fantascienza umoristica classica. L’autore è concorde con me che non sia Bizarro. Però sono aperto a ipotesi, eh!
Nel divorare compulsivamente cibo, come se fosse l’unica droga capace di placare l’infelicità di Nunzio, vedo tanta parte della più benestante umanità che diviene schiava del consumismo e dell’incapacità di sentirsi realizzata.
Da soggetto disumanizzato dal capitalismo e ridotto a mero consumatore al servizio dell’industria alimentare, Nunzio diviene macchina da sfruttare per i bisogni di altri consumatori. L’idea che degli alieni privino un individuo come Nunzio anche della dignità umana, riducendolo come dicono loro a una “mucca da merda”, è l’apoteosi della schiavitù.
Riguardo gli alieni posso dire che mi è piaciuto fin da subito che fossero degli spacciatori un po’ cazzoni, tipo adolescenti strafatti.
L’ossessione per Star Wars, soprattutto per i film meno validi (la seconda trilogia con gli episodi da 1 a 3, con Jar Jar Binks e gli sgusci!), secondo me rende molto bene l’idea. Suona vagamente offensiva per i fan di Star Wars, ma qualcosa bisognava scegliere e qualsiasi fosse stata la loro ossessione (Naruto? Dragonball? One Piece of shit? Calcio? Storia romana?) qualche categoria sarebbe stata bersagliata (a ragione).
Ovviamente nessuna scusa per la grezzezza di Chen alla comunità cinese in Italia: liso-flitto-bambù a tutti voi! ^___^
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«Quando pompi i muscoli e senti una sensazioni di dolore, devi continuare e continuare e continuare, perché le ultime due, tre o quattro ripetizioni sono quelle che fanno sì che il muscolo si ingrossi.»
Voglio ringraziare le meravigliose blogger che hanno creduto in Alieni quando ancora era solo una descrizione, prima del lancio ufficiale. Il loro interesse per l’opera, così strana e diversa da ciò che solitamente i cliché commerciali vorrebbero che le lettrici apprezzassero, ha dato un grosso incoraggiamento per l’uscita a me e all’autore.
In particolare ai blog: Pagine Magiche (e qui), Peccati di Penna (anche qui), La Tartaruga si Muove e Gerundio Presente.
E ovviamente un grosso grazie e Nick Parisi che ha parlato di Alieni su Welcome to Nocturnia. E ci sarebbe anche Simone Corà di Midian, ma lui è amico di Crescizz per cui conta meno (e se è amico di Crescizz, minimo è un drogato ^_^).
Grazie a tutte (tutti), siete fantastiche (fantastici in senso omoerotico).
Buona lettura e…
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