Bizarro Fiction

Ancora Bizarro Fiction: Kill Ball!

L’ultimo mese e mezzo è stato parecchio impegnativo, per cui l’articoletto a tema editoria in attesa di pubblicazione da inizio settembre, un piccolo riempitivo prima di affrontare il Rapporto sullo stato dell’editoria 2014 (a cui dedicherò un articolo appena possibile), è slittato di settimana in settimana… e ormai il riempitivo sta arrivando a collocarsi a poca distanza dall’articolo più interessante e serio. Fa niente. Non resta che muovere il nasino in modo grazioso, come coniglietti.

Intanto vi ricordo che è appena uscito Kill Ball, la quarta opera di Bizarro Fiction portata in Italia da Vaporteppa. L’ho portata quasi solo per il primo capitolo, davvero di impatto. Rimane comunque una storia di buona qualità anche dopo, nonostante la solita “evoluzione istantanea-simbolica” alla Mellick (la componente del suo stile come autore a cui è più difficile abituarsi, per me). Per chi è disturbato dalle componenti sessuali o di stranezza troppo sopra le righe (per i gusti mainstream) di alcune altre opere, questa è una buona opzione di lettura: anche se la sessualità è importante nella storia, non avviene nulla che possa far spruzzare sangue dal naso al Maestro Muten far arrossire le gote di una signorina.

Vi rimando come sempre al comunicato ufficiale, che riporto nel resto dell’articolo:

Illustrazione di Manuel Preitano

In un futuro in cui le persone sono obbligate a isolarsi dentro bolle di plastica colorate per interagire, senza potersi nemmeno vedere, i locali di spogliarello sono diventati l’ultimo tabù. In bolle trasparenti le spogliarelliste soddisfano il bisogno di contatto umano dei maschi, ma Kill Ball, un inarrestabile serial killer, vuole ucciderle tutte. Colin è innamorato di una spogliarellista, Siren, e la sua vita cambierà quando Kill Ball la prenderà di mira.

Si tratta di un romanzo breve di 26.200 parole (circa 92 pagine), come sempre contando escludendo tutto ciò che non sia l’opera in sé: titolo, colophon, postfazione, note ecc. non sono conteggiati, solo la storia. Lo potete trovare in vendita a 2,99 euro nei vari negozi di elettrolibri.

Scheda del libro su Vaporteppa.
Compralo su Ultima Books (ePub) o Amazon (Kindle)!

Trovate l’anteprima di un capitolo e mezzo su Ultima Books.
Assieme al romanzo breve è incluso il solito saggio di Chiara Gamberetta scritto apposta per Vaporteppa e che potete leggere anche online, qui: Introduzione alla Bizarro Fiction.

Cosa abbinare per gustare al meglio l’opera?

Scelta non facile. Se ci aggiungete che da fine agosto non bevo, causa dieta, non ho nemmeno potuto sperimentare chissà quali alternative adatte per quest’opera… ma fortunatamente l’unica bottiglia “diversa” provata, in una settimana di pausa dalla dieta, sembra proprio quella giusta: Vite Maritata, un Asprinio di Aversa doc della cantina I Borboni. Il nome viene dalla storica modalità di allevamento della vite, di epoca Etrusca, in cui la vite si “sposa” a un albero (di norma un pioppo) che le fa da tutore.

Proprio come il primo capitolo di Kill Ball, l’Asprinio è aspro per l’eccessiva acidità che, seppur non fuori controllo, non è comunque del tutto bilanciata dalla morbidezza e sfuma in sentori ammandorlati (amaricanti piacevoli) e un sapore generale diverso da quello di tanti vini bianchi. Un po’ come bere un Pigato ligure o un Arbois Blanc della Jura rivela un’esperienza di sorso completamente diversa da quella dei tipici bianchi.

Colore giallo paglierino così poco giallo da avere addirittura vaghi riflessi argentati. Al naso si presenta di buona complessità, con profumi di frutta (mela, albicocca e cedro), floreale e una nota di frutta secca. Frutta secca che poi domina in bocca, con l’ammandorlato che si impone nel sapore intenso del vino. Persistenza adeguata all’intensità notevole, molto sapida. Andando ai punti, mi sento di premiare solo l’intensità: 81 punti.

Per la mia totale mancanza di esperienza con l’Asprinio probabilmente non riesco a premiare dove, nella sua tipicità, andrebbe premiato: quel voto prendetelo come un minimo, magari persone più esperte darebbero 82 o perfino 84 (premiare la struttura?). La bottiglia comunque non è certo costosa, sotto i dieci euro (mi pare 6 euro), e il risultato è più che valido!

Plauso finale per I Borboni che hanno ricollocato la produzione di Asprinio, il vitigno tipico di quella terra che tanto amano, nelle storiche grotte di tufo al centro del paese! Potevano rimanere in periferia, dove tutto sarebbe stato più facile, ma è nel cuore di Lusciano che hanno voluto riportare il vino di Aversa. Bravi, questo è quell’amore “alla francese” per il vino e per la terra di cui è espressione che tutti i produttori dovrebbero prendere come esempio!

Il Duca di Baionette

Sono appassionato di storia, neuroscienze e storytelling. Per lavoro gestisco corsi, online e dal vivo, di scrittura creativa e progettazione delle storie. Dal 2006 mi occupo in modo costante di narrativa fantastica e tecniche di scrittura. Nel 2007 ho fondato Baionette Librarie e nel gennaio 2012 ho avviato AgenziaDuca.it per trovare bravi autori e aiutarli a migliorare con corsi di scrittura mirati. Dal 2014 sono ideatore e direttore editoriale della collana di narrativa fantastica Vaporteppa. Nel gennaio 2017 ho avviato un canale YouTube.

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