A Senigallia il 19 e il 20 ottobre 2013 si terrà la prima edizione dell’International Self Publishing Festival (hashtag #ISPF2013) a cura di Simplicissimus Book Farm azienda fondata dal CEO Antonio Tombolini e creatrice della piattaforma di autopubblicazione Narcissus.me che grazie a STEALTH permette di raggiungere tutte le principali librerie online (assieme al 37% di mercato editoriale ufficiale che distribuisce tra cui DeAgostini, Newton Compton, Giunti Scuola, ISTAT e altri 672 editori). Insomma, un’azienda coi controcazzi che fa di norma solo cose coi controcazzi: la possibilità che anche ISPF2013 sia un evento meritevole di attenzione mi pare piuttosto elevata.
Non ho molto altro da dire, se non riportare le informazioni ufficiali:
#ISPF2013 è Self Publishing
Il fenomeno del Self Publishing è un’opportunità di Rinascimento dell’editoria al tempo di Internet. Per questo l’evento è gratuito e aperto non solo agli autori che già sono self-publishers o vorrebbero diventarlo, ma anche ai professionisti dell’editoria.#ISPF2013 è un Festival
Non è uno dei tanti convegni noiosi e formali “sul” Self Publishing. È piuttosto il fenomeno del Self Publishing ad essere celebrato in modo brillante e piacevole: perfomances sul palco, occasioni per confrontarsi con i professionisti dell’editoria alle loro bancarelle (gratuite), presentazioni e promozioni dei proprio libri dallo Speakers’ Corner, musica auto-prodotta ma anche vino, birra e cibo auto-prodotti.
Non perdetevi ISPF2013:
ci sarà anche il vino del contadino che sa di marcio
e usa tecniche di cantina obsolete dal 1830! E narrativa equivalente!
In teoria è un festival internazionale, ma sospetto che la maggioranza dei visitatori sarà comunque italiana e non della Papua Nuova Guinea. Nessuna indicazione sulle lingue ufficiali accettate, ma immagino che se sarete gli unici due-tre che parlano in swahili e vorrete esprimervi così sul palco di fronte a tutti, vi beccherete una smitragliata di sberle eque & solidali & antirazziste. Inglese (come lingua internazionale) e italiano (per comodità dell’assoluta maggioranza) immagino che saranno le due lingue ufficiali, a quanto si desume anche dal sito in cui non sono presenti, per esempio, la pagine in swahili o in mangiarospese. ^_^”
Il nostro obiettivo è celebrare il Self Publishing come opportunità di un Rinascimento per l’editoria ai tempi della rete. Il fenomeno dell’autoproduzione digitale cambia radicalmente le regole, consentendo l’accesso al mercato editoriale a una platea vastissima di persone.
[…]
Vogliamo rendere plasticamente in un contesto così bello il marketplace che intendiamo riprodurre virtualmente su Narcissus.me.(Antonio Tombolini, riportato da MediaInformer.it)
Richard Stallman fa merenda con cibi auto-prodotti.
L’evento sembra interessante, anche se in assenza in un programma ufficiale (apparirà nei prossimi giorni?) e data l’importanza per la formazione dei contenuti di chi davvero sarà lì, nessuna certezza è possibile. A occhio se lo prendete più come un BarCamp informale e spontaneo che come un festival tradizionale con conferenze organizzate a priori (anche se ci saranno anche quelle), non rimarrete delusi.
Comunque già ora tra gli ospiti c’è Edoardo Brugnatelli di Mondadori, direttore del progetto per autopubblicazioni che a breve dovrebbe essere annunciato nei dettagli (se ne era già parlato due anni fa, ma poi era calato il silenzio).
Perché il festival degli autopubblicati è aperto anche agli editori?
Abbracciando l’idea che avevo sostenuto a Ebook Lab Italia 2011, Tombolini lo spiega qui:
La mia tesi, che qui mi limito a enunciare, è che il selfpublishing immetterà sul mercato talmente tanti titoli che il lavoro dell’editore (ripensato e ristrutturato) sarà sempre più prezioso.
La registrazione è obbligatoria (e regalano dei gadget) anche se l’evento è gratuito.
Se abitate in zona vi consiglio di fare un salto (qui vi dice quando e dove andare). Io non ci andrò, non ho tempo né particolare interesse al momento (magari il prossimo anno), per cui se vi capiterà di incrociare un coniglietto rossiccio che saltella in giro potrebbe essere il cosplay di un fan.
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