Documentari

Decapitazioni arabe: darci un taglio in isl’amicizia

Nel nome di Allah, il clemente, il misericordioso,
scrivo questo articolo per proporre un paio di video e qualche dato sulle esecuzioni in Arabia Saudita, portate avanti con un metodo più spettacolare dell’iniezione letale statunitense, ma anche più umano: rapide, senza lunghe detenzioni nell’attesa ossessiva di morire, senza rischio che per divertimento o sadismo, come successe negli USA, decidano di usare il veleno come tortura che corrode la vittima, cosciente, dall’interno senza che possa nemmeno gridare, mentre i buoni cittadini del Grande Satana Americano lodano la generosità di tale morte solo perché non vi è alcun sangue versato o alcuna mutilazione.

Perfino quotidiani esteri spiccatamente filo-bombardamentiindiscriminatiamericani hanno riportato la tesi che sia disumana.

Se l’occhio non vede il cuore non duole, dice il Grande Satana Americano come motto dell’ipocrisia di chi finge di non sapere per perpetuare così il male a piacimento, ma in Arabia invece si dice che occhio per occhio fornisce maggiore equità e che l’ignoranza non giustifica il reato.

“Decapitare con la spada è il miglior modo per conseguire lo scopo che ha la punizione nell’Islam perché non procura alcuna tortura.”

(Sheikh Ali Al-Hakami, membro del Consiglio Superiore degli Ulema)

Che Allah vi ricompensi se leggerete questo articolo fino in fondo.

Cominciamo con quest’intervista a un famoso boia Arabo, il misericordioso Abdallah bin Sa’id Al-Bishi, possa la sua lama rendere giustizia di molti infedeli:

Fonte: http://www.liveleak.com/view?i=f24_1289694128

Ammirate l’abilità con cui questo omone somministra la volontà di Allah con un solo colpo:

Fonte: http://www.liveleak.com/view?i=e17_1340660132</a

Per tagliare teste ci vuole parecchia abilità, non basta solo un omone con l’arma adatta. È famoso il problema europeo delle decapitazioni: essendo un evento raro venivano fatte da comuni boia, spesso abituati solo a impiccare o poco più. Non erano spadaccini e il taglio con la spada, o con l’ascia, richiede abilità: la mano deve essere ferma e il colpo preciso e potente per recidere con un colpo la dura spina dorsale, Allah sia lodato. Un colpo che in combattimento potrebbe amputare una gamba a metà coscia o aprire la cassa toracica mortalmente, per nulla facile da eseguire nonostante l’aiuto del condannato fermo nella corretta posizione.

Per questo con le nobildonne, che richiedevano la spada invece dell’ascia, e per cui dare spettacolo di macelleria sarebbe stato ancor meno carino, si chiamava quando possibile un (costoso) boia specializzato. Eppure Maria di Scozia e Robert Devereux richiesero comunque tre colpi, ma forse solo perché non avevano dato la paga al boia con la richiesta di fare bene e rapidamente. “Defraudare la dovuta mercede agli operai è colpa così enorme che grida vendetta al cospetto di Dio”, dice il libro degli infedeli ed è un principio che Allah approva.

In Germania si usava fin dal Seicento (o forse perfino dal Quattrocento) la “Fallbeil”, antenata della ghigliottina: la lama ben posizionata da spingere sul collo immobilizzato facilitava il compito. Non ho trovato un’immagine migliore, Allah mi perdoni.

EDIT 20/06/2013.
Ho trovato un’immagine migliore, con un modello più simile alle moderne ghigliottine.
Incisione di Heinrich Aldegrever, 1553. Allah sia lodato!

In Arabia Saudita la tradizione del combattimento con la scimitarra, unita alla gran pratica potendo somministrare decine di condanne in un anno (incluse amputazioni di mani e gambe, tutte buone pratiche di taglio per allenarsi), permette ai boia di imparare a farlo al meglio. Ma i tempi stanno cambiando anche da loro: i guerrieri arabi di un tempo, con revolver e scimitarra come nel costume tradizionale, sono sempre più rari e senza l’arte della spada decade anche l’arte della decapitazione.

Con un’apertura mentale che ha pochi precedenti in un paese così tradizionalista, Allah li benedica per non aver mai deviato dalla giusta via, l’Arabia Saudita, patria del martire per la libertà Osama Bin Laden, Allah lo benedica per sette generazioni, sta valutando la fucilazione come nuovo modo per somministrare la giustizia con meno dolore possibile. Allah nella sua grandezza ha illuminato le menti dei dottori della legge, permettendo loro di suggerire l’arma da fuoco nonostante essa non sia mai stata indicata dal Profeta. Non è questo un ulteriore segno della gloria di Allah, sia sempre benedetto?

La testa mal decapitata, con spalle e collo macellati, è un problema ancora più grande perché in Arabia Saudita la testa va riattaccata al corpo subito dopo l’esecuzione e poi il condannato, ricomposto, va crocifisso pubblicamente per giorni. Se la finzione di integrità del corpo non è possibile allora la testa viene affissa separatamente e questo non è esattamente un complimento per il povero boia, ferito in pubblico per l’esposizione della sua scarsa performance! Può Allah nella sua misericordia approvare il ferimento dei sentimenti di chi, con tanta buona volontà, dedica la vita a somministrare la sua giustizia? Certamente no, Allah sia lodato.

Fortunatamente in Arabia Saudita solo pochi gravi crimini sono puniti con la morte come:

  • L’omicidio e il traffico di droga, Allah sia lodato.
  • Cambiare religione perché Allah è misericordioso e farà durare poco la triste vita di chi si è insultato da solo tradendo la Vera Fede.
  • La fornicazione, anche, che il profeta vi guidi nella Verità della Fede.
  • Lo stupro perché non è buona educazione usare senza il consenso del marito la sua proprietà e ci si deve comportare in piena isl’amicizia con i Compagni di Merende. Se un tale inizia a farsi un frullato
  • nella tua cucina senza il tuo permesso, non ti arrabbi forse perché il frullatore è tuo e dovrebbe chiedere prima? Allah sia lodato.
  • E ovviamente la poveraccia che ha subito uno stupro, se era sposata, perché è adulterio per cui di norma il giudice deciderà che l’atto era consenziente e che la donna sta mentendo per paura della pena di morte (lapidazione) scaricando il barile sull’altro fornicatore (il che non aiuta esattamente a favorire le denunce).
  • La blasfemia, che Allah il misericordioso abbia pietà di voi.

Ci diamo un taglio con la lista?
Non ancora, mio isl’amico, non ancora.

  • L’omosessualità perché Allah è saggio.
  • Il furto d’auto perché insomma è proprio fastidioso.
  • L’idolatria, ma non verso Allah che sempre va lodato.
  • La sedizione perché ogni tanto i poliziotti in borghese che spaccano vetrine durante le manifestazioni per screditarle vanno decapitati.
  • Comportamenti sessuali inaccettabili perché anche se non fornica è comunque ora di decapitare lei e quell’abito da cui esce sconciamente la caviglia.
  • La rapina a mano armata e la penetrazione forzata in casa d’altri senza il loro consenso.

Come vedete non sono molti i reati per si viene messi a morte, quasi sempre per decapitazione. Ah, dimenticavo: il furto. Ma solo ai recidivi colti la quarta volta! Anche se la quarta è una caramella perché è una questione di principio, Allah sia lodato.

Omicidio con gli amici? Decapitazione.
Stupro di una fanciulla vergine? Decapitazione.
Per tutto il resto c’è la flagellazione pubblica.
(Foto dall’Iran)

Il più interessante forse è la stregoneria perché getta una luce interessante sulla qualità dei tribunali dei nosti amati Isl’Amici: o decidono in base alla fantasia personale e stanno condannando un innocente, perché non possono aver provato che la stregoneria esista, o sono dei geni che seguendo il Metodo Scientifico hanno dimostrato l’esistenza della stregoneria e la colpevolezza del tizio, in tal caso dovrebbero essere segnalati per un futuro Nobel. Chissà perché sospetto che decidano la colpevolezza in base alla fantasia, su questo reato come su tutti gli altri essendo un difetto “di metodo” e quindi per sua natura coinvolgente tutto il metodo con cui decidono, Allah lo sa.

Non vi ispirano fiducia, Allah sia lodato?

Fortunatamente la shari’ah permette ai giudici notevole margine di interpretazione (ovvero di inventare a piacimento) e questo, unito alla polizia incompetente, spiega come mai le condanne a morte nonostante il numero enorme di reati per cui dovrebbero essere somministrate siano così poche! I dati ufficiali raccolti dal Grande Satana Americano parlano parlano di appena 345 decapitazioni tra 2007 e 2010 (nessun dato sulle lapidazioni). Se fossero il doppio, sarebbero comunque poche.
Con appena 82 esecuzioni nel 2011 l’Arabia Saudita si colloca ben al di sotto dell’Iran di cui si stimano almeno 360 esecuzioni. L’Iran, covo di apostati sciiti che Allah non perdonerà, ha 77 milioni di abitanti contro i 29 milioni della bella Arabia per cui la media di uccisioni è ancora maggiore (1 ogni 213mila abitanti contro 1 ogni 353mila abitanti). La giustizia di Allah si abbatte con più forza perché l’apostasia sciita diffonde il peccato e porta al crimine: Allah abbia misericordia di loro e li getti a bruciare negli inferi con cristiani ed ebrei.

Yes, We Can!

Ovviamente il Grande Satana Americano fa bene a criticare ferocemente la Cina, e dire ben poco dell’amica Arabia, per le sue 4000 esecuzioni all’anno, Allah sia lodato, perché anche se su 1,3 miliardi di abitanti fanno solo 1 uccisione ogni 338mila (simili all’Arabia, ma qui usando numeri credibili mentre per l’Arabia stime ufficiali al ribasso), è evidente che simili musi gialli che non conoscono la Verità della Parola del Profeta siano degni di maggior critica, Allah li maledica tutti nella sua misericordia.

Approfondimenti sui nostri comuni isl’Amici:
http://zweilawyer.com/2013/05/20/il-piccolo-libro-verde-e-demenziale-dellayatollah/
http://zweilawyer.com/2013/05/23/il-piccolo-libro-verde-e-demenziale-dellayatollah-ii/
http://zweilawyer.com/2013/06/10/il-piccolo-libro-verde-e-demenziale-dellayatollah-iii/

Scoprirete le virtù dissetanti dell’urina di cammello e quelle igieniche della purificazione dell’ano schizzato di urina e del sapiente uso delle pietre per pulirsi dopo la defecazione. Allah il misericordioso sia con voi! Allah akbar!

Mi sembra ragionevole, Allah sia lodato.

Il Duca di Baionette

Sono appassionato di storia, neuroscienze e storytelling. Per lavoro gestisco corsi, online e dal vivo, di scrittura creativa e progettazione delle storie. Dal 2006 mi occupo in modo costante di narrativa fantastica e tecniche di scrittura. Nel 2007 ho fondato Baionette Librarie e nel gennaio 2012 ho avviato AgenziaDuca.it per trovare bravi autori e aiutarli a migliorare con corsi di scrittura mirati. Dal 2014 sono ideatore e direttore editoriale della collana di narrativa fantastica Vaporteppa. Nel gennaio 2017 ho avviato un canale YouTube.

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