Nei giorni 6 e 7 aprile 2013 si terrà lo SteamCamp, un evento dedicato allo Steampunk in senso ampio (un po’ di Dieselpunk incluso, fantascienza d’epoca inclusa), voluto da un gruppo di appassionati e organizzato nei mesi scorsi con il mio aiuto. A loro gli aspetti pratici e concreti, quelli senza cui non si possono fare eventi, e a me le decisioni sugli argomenti da trattare e su come indirizzare il Camp. Alcuni di voi lo sapevano già perché la voce dell’evento, anche su un paio di forum di settore, girava da un anno.
Lo SteamCamp avrà un indirizzo fortemente storico perché senza accurate informazioni non è possibile produrre buono Steampunk, né come estetica (disegni, abiti ecc…) né come narrativa.
Il motto guida dello SteamCamp sarà:
l’Ottocento come base per fare Steampunk e lo Steampunk come modo per riscoprire l’Ottocento.
Sede del primo SteamCamp sarà l’Hotel Filanda a Cittadella, in provincia di Padova. Abbiamo cinque sale a disposizione: una grande per le conferenze principali, una più piccola per le secondarie e tre per i laboratori. Più un bello spazio per una mostra di ambito sia Steampunk (spiegazioni, liste di opere, disegni ecc…) che strettamente storico (inventori, storia della moda ecc…).
Forse infileremo anche un angolo piccante dedicato all’erotismo vittoriano.
Magari con due bei mutandoni lunghi in mostra.
“…e quindi, uhmm, bisognava curvare qui, venti minuti fa.”
“Il tuo TomTom di carta fa schifo, non arriveremo mai allo SteamCamp!”
L’evento è ad accesso gratuito e i contenuti sono stati selezionati da me con l’idea di non fare una festicciola/mercatino e basta tanto per divertirsi, ma di assicurarsi che vi fossero conferenze interessanti e culturalmente stimolanti, su ambiti diversi e fatte da persone di fiducia provata. Per questo ho voluto coinvolgere il professor Gino Roncaglia, che ha accettato di portare una conferenza sulla storia dell’informatica, e il buon Silvestro Ferrara (autore del divertentissimo Mai dire Mais: ne ho parlato alla radio parecchi mesi fa e prima possibile farò un articolo anche qui), che parlerà degli alieni nella fantascienza ottocentesca. Ferrara si è laureato con una tesi di storia della fantascienza sugli alieni, l’ho letta ed è uno che sa di cosa parla. A condurre sia il laboratorio di costume vittoriano che la conferenza sul vestiario vittoriano sarà la professoressa Angela Graziano.
Un posto di prim’ordine lo avrà l’amato inventore Innocenzo Manzetti a cui verrà dedicata una conferenza a cura di Mauro Caniggia Nicolotti e di Luca Poggianti (che spero portino anche copie del recente libro su Manzetti, il più completo al mondo), il nome della sala principale e una fetta (spero più ampia possibile) della pannellatura a tema storico della mostra.
“Guardate, ha gli occhialoni: deve essere lo Steampunk!”
I laboratori saranno due, fumetto/disegno e moda/sartoria, uno al mattino e uno al pomeriggio, con i tempi scambiati nei due giorni.
Ci saranno anche presentazioni di libri Steampunk, per completare il quadro: Delos Books ha proposto la traduzione italiano di un libro la cui anteprima in inglese su Amazon mi ha stupito in senso positivo (il genere di roba gonzo-storica fantasy che mi piace e non è scritto troppo male, per cui ho accettato la proposta) e Augusto Chiarle, che si occuperà anche della conferenza sulla musica Steampunk e suonerà con i suoi The Wimshurst’s Machine alla festa di sabato sera, rappresenterà gli autopubblicati con il suo ciclo di romanzi a tema “marziano”. Se altri vorranno aggiungersi, si facciano avanti!
Stesso discorso per la presentazione di fumetti a tema: inviteremo sia editori (ne abbiamo individuati due) che autopubblicati (ne abbiamo di sicuro almeno una).
Sul sito ufficiale (grafica provvisoria) potrete seguire l’evoluzione delle conferenze: http://www.steamcamp.it/wordpress/programma-2013/
Alcune di quelle previste e “sicure” sono ancora prive di descrizione: appena i relatori le forniranno, verranno inserite.
Per chi non potesse venire o per motivi di orario non potesse seguire tutte le conferenze che lo interessano, magari perché vuole girare nella mostra, visitare il mercatino o chiacchierare con gli altri visitatori, i video delle conferenze verranno caricati sul sito dell’evento.
SteamCamp vuole attirare sia un pubblico di appassionati, fornendo loro contenuti di qualità che non si trovano facilmente nella massa di immondizia web disinformata e sviante sullo Steampunk, che un pubblico di curiosi che non hanno idea di cosa sia lo Steampunk, se non al massimo in modo vago. Spazio quindi ai cosplayer infervorati tra laboratori di moda e concorso del sabato sera… e anche a persone a cui lo Steampunk non interessa affatto, ma magari interessano le conferenze a tema storico.
“Mamma, voglio vedere la gara di cosplay!”
“No, andiamo via Luigino! Sembrano una banda di squinternati!”
Un ringraziamento particolare agli S.T.I.M. di Steampunk Italia che hanno concesso l’utilizzo di foto in outfit, cureranno una conferenza sui giochi, organizzeranno il concorso per outfit/cosplay e forniranno il proprio tempo e impegno anche in altri modi per far funzionare i due giorni mentre noi organizzatori impazziremo dietro ai vari casini da coordinare.
SteamCamp per avere successo ha bisogno di passaparola.
Ci saranno anche due ore in sala Tsiolkovsky per presentare proprie idee e progetti.
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