Oggi una riflessione sulla Narrativa moderna. L’argomento dei video può far arrossire le signorine per bene e scandalizzare i più sensibili fiori di purezza tra loro, ma nell’insieme lo considero sufficientemente edulcorato per i delicati occhi di una fanciulla.
Guardate questo video:
Ma infetti da cosa?
La Narrativa moderna dopo Flaubert è capace di saltare nello spazio e nel tempo, scartando ciò che non serve per proseguire e tornando sui propri passi quando un flashback può migliorare la trama, ed è davvero interessante quando sa gestire più registri linguistici, senza appiattirsi in un unico modo di esprimersi a cui soggiogare ogni frase, creando così un effetto realistico.
Ecco allora che la risposta al quesito nell’episodio di un telefilm statunitense trasmesso nel 2012 si trova in un film italiano del 1982. Balzo nel passato, verso un altro continente. Scena identica: il gruppo è riunito prima di rimettersi in azione, c’è preoccupazione. Notate il volto, l’espressione tesa: in entrambi casi ha perfino la barba di qualche giorno.
E ovviamente il registro espressivo è cambiato.
Potere della Narrativa moderna.
Specchio deformante.
Ho aumentato l’audio del secondo video. C’è stato giusto un attimo di casino con la codifica al primo tentativo. Ora dovrebbe funzionare bene.
Meglio esse ermafrociti che laziali;)
Io sono sicuro di non essere gay perché mi piacciono le trans.
So per certo che nei laboratori della Bayer stanno cercando una cura. Una speciale pastiglia che si scioglie nell’acqua e con la sua effervescenza fa scomparire il desiderio invertito.
Dai test eseguiti su animali assicurano che esso sia innocuo anche per l’uomo, peccato che abbiano effettuato i test solo su animali etero e quindi il pericolo è dietro l’angolo, come nel caso del talidomide.
Tre (3) anni di test su animali e non solo sono morti un sacco di animali inutilmente, ma in seguito pure esseri umani. Meno male che esiste la vivisezione, quella si che ti salva la vita. LOL Fu un problema che chi fece i test fu un’esimia testa di cazzo e sbagliò il target di riferimento. Se invece di avere dei laboratori da macello, la gente che ci lavora studiasse meglio medicina e veterinaria, queste cose si eviterebbero a prescindere.
Infatti da buon scienziato, la cura per l’omossessualità io la sto cercando e sperimentando su me stesso, ogni sera trangugio beveroni dal colore rosa. Tranquilli, non sono infetto, sono un portatore sano di omosessualità. ^_^
WoW, allora neanc’io sono gay.
Menomale.
Non ho ben capito a cosa siamo infetti, nel dubbio, domani, andrò a chiedere ai sindacati. Non so però se andarci durante la pausa pranzo con scarpe antinfortunistica e tuta sporca o dopo lavoro con i leggings e i zatteroni tacco 12…
Scusate, una domanda: il titolo del film con Nino Manfredi qual’è? Mi ricordo che era a episodi ma il titolo non mi viene…..
Grazie.
Testa o croce di Nanni Loy.
qualunque malattia sia, son convinto che lo boobs della sho siano la cura!