Consurgo è un lavoro presentato nel 2009 dall’olandese Colorbleed.
Prima guardatelo, poi leggete il resto dell’articolo o la descrizione: è uno di quei cortometraggi in cui non si può dire niente senza danneggiare la visione. Posso dire solo che l’ambientazione ha un tocco retrofuturista di fine XIX secolo ed è stata scelta l’estetica Steampunk per il mostro. A chi ha letto Perdido Street Station immagino che farà venire in mente i criminali condannati a diventare mostri biomeccanici. Non si può dire altro. Guardatelo.
In this steampunk styled short film, created in our second year of school, a girl loses the ball she’s playing with and it ends up on the street. Her father tries to get it back for her, but then something brutal happens. The girl, full of tears, doesn’t know what to think when a monstrous creature appears and seems to be after her and her father.
Consurgo is latin for ‘to arise’ and blends perfectly with the story. This sad story picks up halfway to something incredibly fantastic.
Fonte: pagina ufficiale.
L’estetica Steampunk è solo per bellezza, ma come detto altre volte nel caso di opere profondamente legate alla vista (fumetti, film, armi, veicoli ecc…) questo può essere considerato sufficiente anche se è l’unico elemento Steampunk disponibile, al contrario che in Narrativa dove non poter vedere rende nullo l’effetto.
Notate il senso di completezza della storia: il padre raccoglie la palla soffermandosi troppo a lungo in mezzo alla strada, senza badare all’arrivo di veicoli e viene investito; viene miracolato e si salva; continua a fermarsi in mezzo alla strada e viene investito di nuovo, con la figlia in sovrappiù, lasciando sospettare che questa volta nessun mostro passerà per caso di lì a salvarli.
Il messaggio dell’opera è chiaro: fermarsi in mezzo alla strada può uccidere.
Se vi fosse stato un solo incidente il messaggio sarebbe risultato debole, quasi assente, tanto che il mostro di passaggio salva il padre e fa pensare “ma comunque anche se ti investono magari succede un miracolo e ti salvi.” Ma col secondo incidente, subito alla prima disattenzione e ancora più grave (padre e figlia), il messaggio viene ribadito. Ora è chiarissimo.
Notate la crescita del conflitto: perdere la palla in mezzo alla strada (pericoloso); il padre muore (pericolo confermato / tragedia); il mostro arriva per fare qualcosa a suo padre e forse uccidere anche lei (nuovo pericolo / nuova tragedia ancora maggiore?); “trionfo” finale (sono vivi!) e… conferma del messaggio per una chiusura a sorpresa.
Come si dice in narrativa: se prima minacciano il protagonista, poi lo picchiano e alla fine cercano di ucciderlo, allora è tutto ok, ma se prima cercano di ucciderlo, poi lo picchiano e alla fine minacciano, la costruzione del conflitto è in discesa e il lettore penserà che l’autore sia scemo.
Il discorso va dritto al punto seguendo le due caratteristiche principali che sono proprie della retorica fin dai tempi di Aristotele: chiarezza e brevità. Non ci sono elementi ulteriori (eventi o personaggi), c’è solo il minimo necessario.
Brevità e Chiarezza generano Eleganza.
Questi elementi della costruzione narrativa in letteratura vengono analizzati nell’ambito del Content Editing.
Questo video, seppur senza i mezzi dell’immersione e senza il vantaggio della catarsi di un buon testo scritto (primo aspetto retorico: la narrativa come dissimulazione), mostra l’altro aspetto retorico della narrativa (ri-formare il lettore ponendolo di fronte a una nuova visione del mondo) e lo spiega nel modo più semplice e intuitivo possibile.
Da ora in poi state attenti quando vi fermate come allocchi in mezzo alla strada! ^_^
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