Breve post per segnalare che Giuseppe Meligrana, fondatore di Meligrana Editore, ha gentilmente tradotto in italiano la guida Smashwords dedicata al marketing degli eBook. Non molto tempo fa aveva già tradotto anche la guida per principianti dedicata alla formattazione dei libri in modo che vengano pubblicati al meglio su Smashwords. Un’ottima guida a quanto ho visto.
La guida al marketing è un breve testo, appena tredicimila parole (undicimila in inglese), che fornisce le basi necessarie per usare il web in modo utile a fare conoscere meglio sé stessi e le proprie opere. O per scoprire chi ne parla in giro per la rete (tramite Google Alert, per esempio). E non solo il web: suggerisce di non dimenticarsi del “mondo reale” coi suoi biglietti da visita perché, alla fine, il mondo non si riduce alle sole discussioni online.
La guida è gratis! Immagino che gli editori (troppi in giro per il mondo) abituati a vendere tredicimila parole a 3,99 euro staranno urlando “Spreco! Spreco!” e si staranno strappando le vesti e i capelli. ^_^
Se proprio sentite il bisogno di pagare qualcosa per la traduzione e passare così una percentuale del prezzo a Smashwords, potete scegliere uno degli eBook in vendita di Meligrana Editore: http://www.smashwords.com/profile/view/meligranaeditore
Tre paragrafi della guida che mi hanno colpito, tratti dall’appendice Le sette cose che non dovete mai fare con un ebook:
1. Non rispettare il lettore: Non fate perdere tempo al lettore. Alcuni autori, ammaliati dalla facilità e dalla velocità di pubblicare un ebook, producono i loro ebook in fretta senza rivederli, modificarli e verificarli. Non risparmiate un solo secondo di tempo per il vostro ebook. Non pubblicate il vostro ebook finché non è perfetto e non pensate che solo perché non dovete stamparlo potete permettervi di non creare un prodotto finito. La concorrenza è spietata e, se non curate il vostro prodotto, non alimenterete il passaparola.
[…]
3. Limitare o non consentire l’anteprima gratuita: Tempo fa ho esaminato diversi ebook su Smashwords che non offrivano l’anteprima gratuita. Ma che autori sono questi? Potrebbero anche racchiudere i loro ebook in un blocco di cemento… Quale lettore sano di mente acquisterebbe un ebook che non può previsionare? Non sparatevi sui piedi. Gli ebook senza anteprima gratuita vengono automaticamente rimossi dai nostri cataloghi in Stanza (iPhone, iPad, iPod touch) e Aldiko (dispositivi Android), perché questi cataloghi richiedono necessariamente l’anteprima.
4. Essere pigri: È un lavoro difficile scrivere un buon ebook. Alcuni autori, dopo anni o una vita intera spesa a finire il loro ebook, guardano la Guida allo stile Smashwords (o quella di Amazon) e rinunciano a pubblicarlo perché dicono che è troppo difficile formattare un ebook. Se queste persone non possono spendere 30 minuti o un’ora per studiare la Guida (scritta per i principianti), o non possono sborsare 50 euro per assumere un esperto di formattazione Smashwords o non trovano un amico autore Smashwords per aiutarli gratuitamente, come possono essere aiutati? Se 50 euro sono l’ostacolo che vi impedisce a provare di farvi conoscere al grande pubblico, questa è probabilmente una forma di selezione naturale come Darwin ci ha indicato tempo fa.
Rappresentano bene quel tipo di mentalità che da oltre un anno cerco di inculcare come necessaria nella testa di editori e autori che passano su Baionette Librarie (senza dubbio grazie a utili passaparola come “Hai visto il sito dello scemo col casco in testa?” – “Quello delle fatine? Borgoddio ahahahah che mongolo!”).
Come dissi pochi giorni fa:
Questo significa trattare i clienti da Clienti e non da Consumatori: pensare ai loro interessi per prima cosa e lasciare che questa cura alimenti il business.
[…]
Non si può essere mai troppo onesti e premurosi col Cliente.
Questo deve cambiare dalla mentalità delle piccole truffe fisiche della vecchia editoria, dove le incazzature finivano a coinvolgere al più pochi amici, rispetto al mondo dei rant globali che rimbalzano per il web.
Il massimo è per definizione il “minimo indispensabile”.
Di meno è sempre troppo poco.
E voi, Negozianti, Autori ed Editori, lascerete che per pigrizia e scarsa competenza l’infamia dei vostri errori rimbombi in eterno? Oppure eviterete di sbagliare, dando ai lettori solo testi in cui sia possibile leggere l’anteprima prima dell’acquisto, di cui si sappiano le esatte dimensioni, che siano formattati decentemente, che siano scritti in modo quantomeno dignitoso per l’ambito di riferimento (Narrativa, Saggistica, Poesia, Literary Fiction) e che siano onesti nel rispecchiare nei contenuti quanto la descrizione e i tag dichiarano?
Potevano scegliere fra il disonore e la guerra. Hanno scelto il disonore e avranno la guerra.
(Winston Churchill)
E in caso di errore, saprete correggervi invece di nascondervi?
Chi ha paura di correggere un errore per non perdere la faccia, causa solo un danno di immagine peggiore a sé stesso. Se invece si corregge, l’errore verrà dimenticato e sostituito dall’impressione di onestà. Ergo, dalle definizioni di Livraghi e Cipolla, chi persevera nell’errore è “Stupido”.
La via più rapida e sicura per sfuggire alle critiche è correggersi.
(Demostene)
Un piccolo mercato può crescere bene se trattato con cura:
chi annega il futuro del proprio business in un secchio d’acqua è un idiota.
Al prossimo articolo.
Coi coniglietti. ^_^
Giustissimi punti.
Io mi sono già scontrato (a parte l’imperante mancanza di anteprime) con la scarsa formattazione: quando dopo averlo comprato devo mettermi a creare l’indice, aggiustare la divisione dei file, o che altro, l’idea di comprarne un altro dello stesso editore non è che sia piacevole. Se devo lavorarci sopra, tanto vale prenderlo pirata e lavorare su quello.
Oh bene, io sono già sulla buona strada.
Ormai ho preso l’abitudine di formattare come piace a me quasi ogni ebook che mi passa tra le mani ^-^
Io lo eviterei anche, se fossero formattati decentemente; ma ne ho giusto comprato uno da Amazon: oltre 6 € e nemmeno l’indice.
È di un grosso editore?
Riesci a vedere se è fatto a cazzo con Calibre (se lo apri con Sigil lo vedi nei metadati)?
Il libro è Of Timble and Threat, della Lazy Fascist Press.
Per Calibre… non ho potuto usare il file su cui sto leggendo, perché avendo fatto la conversione con Calibre ovviamente appare il nome del programma (se c’è un modo di distinguere tra “Fatto con” e “Convertito con”, al momento mi sfugge); sono riuscito con AVS Document Converter (altri siti/programmi o non funzionavano, o a quanto sembra usano comunque Calibre), e nella conversione fatta con quello nei metadati non appare “Calibre”. Quindi, salvo che l’abbia rimosso, non è stato fatto con Calibre.
Beh, quanto meno sono stati onesti nel vendere con gli standard che il loro nome suggerisce!
Cosa puoi volere di più?
^____^
Piccola parentesi forse superflua: ho notato che con Calibre, a smanettarci un po’, si può convertire decentemente un pdf in ePub (sia chiaro, quelli scaricati in p2p e simili). Per esempio, tempo fa ignoravo l’eliminazione degli spazi tra i paragrafi, ma poi “scoprendo” l’opzione mi son risparmiato orrori grafici con cui prima convivevo con rassegnazione.
Se il pdf non è strambo escono conversioni più che decenti.
Ho usato Smashwords per fare il backup del mio vecchio blog su Splinder; mi ricordo che fu abbastanza semplice creare l’ebook, anche se provai pure Amazon e Lulu per vedere quale fosse il sistema migliore tra quelli che conoscevo. Smashwords mi è piaciuto di più. Adesso seguo il consiglio di Federico e provo a convertire qualche pdf in epub (e poi lrf perché ho ancora un vecchio Sony prs 505 che non mi decico mai a sostituire con un lettore più moderno)
E’ molto bello il tuo blog. Condivido molte tue riflessioni sull’editoria italiana e sul mondo degli ebook.