Categories: Editoria ed eBook

Aggiornamento estivo a tema eBook

Questo aggiornamento sugli eBook cercherò di farlo breve.
Non c’è granché da dire, la situazione è di attesa del periodo natalizio e praticamente tutto ciò che c’è di “nuovo” è soltanto la banale ripetizione di ciò che già sapevamo. Ad esempio che il mercato cresce e cresce in fretta. In più fa ancora caldo e i discorsi più interessanti a tema eBook che vorrei fare meritano dei post dedicati.

Gli eBook non sono lo scopo finale, ma solo un mezzo per conseguirlo: se anche gli altri elementi non dovessero andare tutti a posto, costruendo un nuovo ecosistema narrativo libero, efficiente e funzionale, non staremo molto meglio di come stavamo con la carta. Meglio sì, ma non “molto” meglio. Mi ricollegherò prossimamente ai primi discorsi su COSA ci si aspetta(va) dal nuovo mercato digitale, quelli che avevo fatto già nel luglio del 2008, tre anni fa. Un grosso cambiamento nel modo di trovare i libri per i lettori è un elemento critico per dare varietà al mercato, è fondamentale per permettere la vera libertà di scelta. Come è cambiato il modo di cercare informazioni dal mondo delle visite in biblioteca a quello di internet, così deve cambiare il modo di trovare i libri che si cercano nel mare di titoli disponibili “in eterno”.

Il futuro non è roseo come i capelli della Nostra Dea, ma potrebbe diventarlo. Per ora è solo di un neutrale grigetto, se guardiamo a cosa è presente ora ed evitiamo facili previsioni ottimistiche (per quanto siano in parte ragionevoli).
Ma questo è il tema di un altro articolo.

I conigli sono belli e attendono le novità di fine 2011

Mondadori si sta muovendo, ormai lo saprete tutti visto che questo aggiornamento a tema eBook è arrivato con un mese di ritardo. Mondadori ha sottoscritto un accordo con Amazon per distribuire i propri eBook. Ecco il comunicato ufficiale:

Segrate, 27 luglio 2011 – Mondadori e Amazon hanno sottoscritto oggi un accordo grazie al quale oltre 2.000 e-book trade del Gruppo di Segrate saranno disponibili per i possessori di Kindle. I clienti europei potranno acquistare gli e-book di Mondadori attraverso Kindle store su Amazon.co.uk, Amazon.de e Amazon.com.

Le case editrici Mondadori, Einaudi, Sperling&Kupfer e Piemme metteranno a disposizione degli utenti di Kindle in Europa migliaia di e-book attraverso i Kindle store. Ed entro Natale Mondadori arricchirà l’offerta per i lettori con altri 1.000 titoli digitali, incluse tutte le novità di ciascuna casa editrice previste per il prossimo autunno-inverno.

Il catalogo trade di Mondadori comprende più di 10.000 titoli, di cui oltre 2.000 in formato e-book. A partire dallo scorso gennaio tutte le principali novità del Gruppo sono state lanciate contemporaneamente in versione cartacea e in formato digitale.

“L’accordo con Amazon rappresenta per Mondadori un importante tassello nell’ambito della più ampia strategia di sviluppo digitale del nostro Gruppo”, ha dichiarato Maurizio Costa, Vice Presidente e Amministratore Delegato di Mondadori.
“Siamo certi che il 2012 segnerà l’avvio a pieno ritmo del mercato e-book, di grandi potenzialità anche nel nostro paese, dopo un anno di studio e sperimentazione”, ha continuato Costa. “Un mercato in cui Mondadori ha l’obiettivo di giocare un ruolo trainante, mettendo a disposizione dei lettori entro il 2012 un patrimonio culturale di oltre 8.000 libri in formato digitale. E siamo particolarmente soddisfatti di compiere questo passo insieme ad Amazon”, ha concluso Costa.

“Una delle priorità per Kindle è dare una scelta sempre più ampia ai nostri clienti in tutte le lingue”, dichiara Greg Greeley, Vice Presidente di Amazon Europa. “Abbiamo già offerto agli utenti di oltre 100 paesi migliaia di titoli in lingua straniera. Ora, con Mondadori, siamo entusiasti di portare su Amazon.co.uk, Amazon.de e Amazon.com i titoli in lingua italiana per i lettori di Kindle in Europa”.

Questo accordo conferma l’imminente sbarco del Kindle in Italia, probabilmente prima di Natale (l’aggiunta di altri 1.000 titoli per quel periodo sembra un segnale a riguardo). Un altro dettaglio che mi fa immaginare che Mondadori si stia preparando all’apertura del Kindle Store italiano per la fine del 2011 è il recente annuncio di volersi lanciare nelle auto-pubblicazioni entro pochi mesi, con un progetto di piattaforma ispirata al successo di Lulu che potrebbe essere utile a favorire l’incontro di autori, editor e altre figura professionali SE sarà gestita in modo intelligente.

Entrerò nel dettaglio delle (poche) informazioni disponibili a riguardo in un futuro articolo e dirò cosa vorrei vedere in una grande piattaforma di questo genere affinché sia DAVVERO utile a favorire la crescita del mercato e quella sana competizione tra autori che permetta il raggiungimento di quel livello di dignità minima editoriale che negli USA era presente da tempo e che l’Italia non ha mai avuto.
Quel genere di servizi e di cambiamento del mondo del libro che NON è il mero passaggio dal cartaceo all’eBook, ma che è nascosto nelle enormi possibilità di mutamento nella ricerca dei libri (tag, testo ecc…) e nella loro diffusione che il digitale permette. In particolare sarà fondamentale per i negozi se si vorrà davvero offrire qualcosa “in più” per competere con le copie gratuite piratate (o quelle in copyleft).

Le stesse cose che vorrei vedere apparire in Narcissus, il progetto di Tombolini in cui credo molto e che vorrei vedere trasformato in una grande piattaforma di incontro di professionalità e di autori. Ho un’enorme fiducia in Tombolini, tutta meritata ampiamente, e sono sicuro che Narcissus diventerà ciò che mi aspetto non appena il mercato si sveglierà un altro po’ nel 2012-2013.

Verso Cavallero nutro una stima che non ho nei confronti delle schifezze case editrici che rappresenta o degli incompetenti editor che ci lavorano e sono fiducioso che, sapendo bene cosa è il mercato digitale, Cavallero abbia già capito l’importanza di non tentare di forzarlo verso modelli precedenti e che i guadagni andranno ottenuti in primis stimolando una nuova community di lettori attivi, propositivi e disposti a pagare per “merce dalla qualità verificabile prima della spesa” (trasparenza nelle scelta), non solo un gruppo di autori che si vendano tra loro le proprie schifezze (lo squallido panorama di Lulu). Speriamo bene: l’alternativa è che i cazzi volino e i nostri culi siano le piste d’atterraggio.
Come detto, farò un articolo a parte.

Questo è un coniglio, non Cavallero

Prospettive per il mercato italiano? Crescerà.
E a ritmo svelto, come avvenuto negli USA, non appena il numero di libri disponibili in eBook aumenterà (nel Regno Unito il boom del Natale 2010 è avvenuto grazie alla mole di libri presente fin dall’avvio del Kindle Store su amazon.co.uk), i negozi che li vendono miglioreranno i servizi di contorno alla “mera vendita” (IBS o simili non sono paragonabili a ciò che è Amazon per gli statunitensi) e i prezzi degli eReader scenderanno ancora.

A luglio giravano le previsioni di crescita fatte dalla A.T. Kearney per Bookrepublic, riportate anche dal Corriere. Non ho ben capito come mai fossero state presentati come una novità visto che quella ricerca, I lettori sognano libri elettronici?, risaliva al febbraio 2011 (e avevo già il pdf riassuntivo). Mah. L’unica novità sono i nuovi dati presentati a luglio da Bookrepublic. Ne parlerò in un articolo di paragone tra mercato italiano e statunitense per sottolineare la differenza in dimensioni e dire quali sono le speranze di guadagno possibili in Italia per gli autori.
In soldoni: il mercato è partito con lo 0,3-0,4% (immagino si riferisca al trade vista la cifra dopo) e per l’inizio del 2012 dovrebbe raggiungere l’1%. Un 1% che calcolato su tutto il trade equivarrebbe a 12 milioni di euro (1,4 miliardi di trade sono i dati AIE per il 2009 e nei primi sei mesi del 2010 stava crescendo del 3,5%, immagino quindi sia un 1% arrotondato verso l’alto), ma ovviamente nel 2012 la crescita proseguirà e sono fiducioso che ci si possa attestare sul 2-3% per la fine dell’anno.

«Certo, si parte da un mercato esiguo, attualmente lo 0,3-0,4 per cento di quello complessivo del libro» chiarisce Giovanni Bonfanti, curatore della ricerca. «Ma si può prevedere che queste percentuali raddoppieranno di anno in anno».
Più in dettaglio, lo studio ipotizza che il mercato del libro elettronico possa spingersi all’inizio del 2012 fino all’1 per cento, toccando un giro d’affari di 12 milioni di euro, contro i 500 mila del 2010. Condizioni essenziali: più dispositivi di lettura (ereader e tablet) in circolazione, un maggior numero di titoli in italiano e il loro ingresso — finora non avvenuto — nelle librerie online di Apple, Amazon e Google. «Tutti eventi molto probabili» spiega ancora Bonfanti. «E anche nel peggiore dei casi, prevediamo comunque che entro gennaio saranno venduti almeno 900 mila ebook».

Numeri al lotto, per quel che importano.
L’importante è sapere che il mercato crescerà in fretta. Fine. Non la cifra esatta, d’altronde pure con gli USA non abbiamo mai saputo le cifre esatte, solo stime più o meno farlocche basate su un ridotto numero di grandi editori. Eppure le cifre crescevano di continuo e il mercato reale ancora di più.
Ma qual è il ritardo dell’Italia rispetto agli USA?
Ci fa una stima Tombolini in questa intervista:

Quanto pensi ci vorrà a raggiungere anche in Italia i numeri degli U.S.A.?
Credo che il gap temporale tra mercato USA e mercato europeo (in questo settore l’Italia non è particolarmente più arretrata rispetto agli altri paesi dell’Europa continentale, non-anglofona) sia di 3 anni. Tra 3 anni avremo qui quel che c’è già negli USA: un mercato degli ebook che pesa ormai il 20% del totale, e vendite in volumi (numero di download) decisamente maggiori per l’ebook che per i corrispondenti libri di carta.
E vorrei aggiungere una cosa: non si tratta di “crederci”, perché alla base ci sono fatti che sono accaduti e stanno accadendo. Sono piuttosto quelli che “non ci credono”, che sostengono che “in Italia non succederà” a dovermi spiegare su quale base fondano questo strano ragionamento.

Anche Tombolini sottolinea che il problema principale sono i libri disponibili:

Vedi un “collo di bottiglia” in particolare nell’arrivare al 10% del mercato editoriale ipotizzato da Mondadori?
Il collo di bottiglia è uno solo: il numero di titoli disponibili legalmente in formato digitale. Molti editori, soprattutto i più grandi, pensano che rilasciare pochi titoli digitali possa rallentare la transizione al digitale. In realtà non è così: rallentano sì il mercato legale, ma accelerano invece un competitor che c’è comunque e che non può essere trascurato, ovvero la pirateria.

Come detto tornerò a parlare di mercato italiano, cifre esatte disponibili e paragone con il mercato USA in un articolo apposito.

Il mercato italiano è piccolo, ma crescerà in fretta…
… anche se abbiamo già detto che sarà, quasi certamente, una crescita totalmente disomogenea tra autori indipendenti  che sfrutteranno bene l’uso degli eBook e le case editrici tradizionali opposte agli eBook

Sui dati americani tornerò un’altra volta.
Questo breve aggiornamento estivo mi piaceva dedicarlo al solo mercato italiano.
Anticipo soltanto che sto sghignazzando alle spalle di Konrath. ^_^

 

Il Duca di Baionette

Sono appassionato di storia, neuroscienze e storytelling. Per lavoro gestisco corsi, online e dal vivo, di scrittura creativa e progettazione delle storie. Dal 2006 mi occupo in modo costante di narrativa fantastica e tecniche di scrittura. Nel 2007 ho fondato Baionette Librarie e nel gennaio 2012 ho avviato AgenziaDuca.it per trovare bravi autori e aiutarli a migliorare con corsi di scrittura mirati. Dal 2014 sono ideatore e direttore editoriale della collana di narrativa fantastica Vaporteppa. Nel gennaio 2017 ho avviato un canale YouTube.

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