Nikolai Wassiljewittsch Kobelkoff nacque il 22 luglio 1851 a Wossnesensk, in Siberia, privo di arti. I tredici figli precedenti della coppia erano normali, solo Nikolai era nato così. Essere un bambino privo di arti era dura e la superstizione della popolazione non lo aiutava. I genitori lo nascondevano in casa e i vicini ne erano terrorizzati, tanto da farsi il segno della croce quando lui e la madre gli attraversano la strada.
Nikolai fu salvato dal maestro della scuola che sfidò il timore popolare e lo educò adattando la scrittura alle difficoltà dell’allievo. Mentre gli altri bambini scrivevano tenendo la matita in mano, Kobelkoff la stringeva sotto il mento. L’importante era che riuscisse a scrivere. La struttura ossea del moncherino destro lo aiutò molto, permettendogli di manipolare oggetti come se fosse una sorta di mano. Riusciva anche a dipingere, attività che divenne il suo passatempo favorito. A diciotto anni, grazie al notevole livello di istruzione raggiunto grazie all’amico maestro, divenne il contabile dell’attività mineraria gestita dalla famiglia.
Nel 1871 Kobelkoff fu ingaggiato da un uomo di spettacolo, Berg, che lo portò a San Pietroburgo. Kobelkoff stupì il pubblico riuscendo a fare senza arti quello che la gente normale poteva fare usandoli: mangiava e beveva da solo (versandosi pure il vino, come nel video), caricava la pistola, sparava, dipingeva, ricaricava la molla dell’orologio, infilava il filo nella cruna dell’ago, improvvisava piccole danze e arrivava perfino a mettersi in equilibrio capovolto sulla testa! La fama mondiale arrivò subito e in alcune esibizioni passava tutto il tempo a dipingere, cosa che il pubblico trovava straordinaria. I dipinti rimasero per tutta la vita una fonte di reddito per Kobelkoff: erano di ridotte dimensioni (un dipinto di esempio) e li vendeva abbinati a una propria foto.
Il moncherino lo aiutava a manipolare gli oggetti e il fisico robusto gli dava la forza per il suo peculiare sistema di locomozione. Sapeva anche strisciare come altri fenomeni da baraccone privi di arti, ma di solito preferiva sfruttare la sua notevole muscolatura per muoversi con gran colpi di reni: riusciva a salire e scendere dalla sedia oltre che a salire le scale. Altro che “strisciare”!
In rare occasioni fece anche dimostrazioni di forza: faceva sedere uno spettatore sulle proprie spalle chinate e poi si alzava sollevandolo da terra.
Kobelkoff, dopo i primi due anni a San Pietroburgo, si esibì nei principali paesi europei e presso i più importanti nobili. Mentre si trovava in Austria, nel 1875, incontrò la viennese Anna Wilfert. Amore a prima vista: si sposarono pochi mesi dopo a Budapest. La grande destrezza di Kobelkoff gli fu d’aiuto: la coppia ebbe undici figli, tutti normali!
Secondo alcune voci Kobelkoff, amato dal pubblico e considerato gioviale, aveva un brutto carattere in privato. Pare che fosse violento con la moglie e nei litigi le urlasse oscenità. Si dice anche che fosse alcolizzato. Non si sa nulla di certo, tranne che Anna rimase con lui fino alla sua morte.
Due foto della famiglia Kobelkoff: una e due.
Kobelkoff non si limitò a fare il fenomeno da baraccone e a vendere quadri: nel 1898 mise assieme una piccola compagnia cinematografica con cui girò il filmato del 1900 che avete visto prima e investì gli abbondanti risparmi comprandosi un parco divertimenti a Prater (Austria), gestito in parte dai suoi discendenti ancora negli anni 1970. Pubblicò una biografia e, scatenando molte polemiche, fece girare una propria foto di nudo in cui interpretava (con eccezionale abilità! ^_^) un torso di statua romana.
Morì ricco e soddisfatto nel gennaio 1933.
Nikolai Kobelkoff con la sua capacità di fare di tutto divenne il termine di paragone per ogni altro fenomeno da baraccone privo di arti. Nessuno fu mai il “nuovo Kobelkoff”, nemmeno il grande Prince Randian, il “bruco umano” apparso nel film Freaks del 1932, poteva competere con la dinamica locomozione di Nikolai. Eppure a Prince Randian non mancavano certo le capacità, visto che nello stesso film Freaks si accendeva una sigaretta usando solo la lingua (nell’originale la arrotolava anche, ma la scena non appare in nessuna versione commerciale del film, se ricordo giusto).
Se non avete già visto Freaks, procuratevelo: è un’opera meravigliosa.
La storia di Kobelkoff e quelle di molti altri fenomeni da baraccone le potete trovare qui: http://thehumanmarvels.com e http://www.phreeque.com/
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