Come saprete il Duca è un vecchio sporcaccione a cui piacciono le donnine nude 2D e 3D, in particolare le scolarette aggredite da mostri tentacolari. Essendo il Duca anche appassionato di Steampunk e di vecchiume vario, roba che la gente normale non tocca nemmeno con un palo di sei metri (tipo la fantascienza socialista di fine ‘800), non poteva mancare una debita passione per le rappresentazioni erotiche del Lungo XIX Secolo.

Dopo l’articolo sulle vignette zozze franco-tedesche, che ha raccolto entusiasti consensi come una capra putrefatta servita per cena, ho deciso di rincarare la dose con un po’ di materiale storico del cinema erotico austriaco. ^_^

Una cosa che forse non tutti sanno, grazie alle omissioni degli storici, è che i primi film austriaci erano film erotici. Johann Schwarzer, chimico e fotografo, fondò la Saturn Films a Vienna nel 1906. Era la prima società di produzioni cinematografiche austriaca ed era specializzata in film erotici. Forse per gli storici perbenisti l’offesa di far risalire la nascita del cinema austriaco all’erotismo è peggiore del crimine storico di falsificare la realtà consapevolmente. Solo negli ultimi anni, grazie al lavoro di recupero delle pellicole iniziato negli anni ’90, è stato ridato il giusto posto nella storia alla Saturn Films.

Johann Schwarzer si ispirava alle scènes grivoises di Pathé, famose scene erotiche di nudo parziale, spesso in contesti giocosi, che avevano già superato i confini della Francia suscitando l’ammirazione degli appassionati europei di cinema (i famosi “film parigini”). Schwarzer sviluppò un proprio stile molto apprezzato ed ebbe l’intuizione di aumentare la pelle esposta, arrivando al nudo integrale, ma senza scadere mai nella volgarità o nella pornografia: erano film erotici in cui il nudo era fonte di ammirazione (spesso le modelle interpretavano statue classiche) o piacevolmente malizioso. Erano film rivolti a un vasto pubblico ed ebbero subito un notevole successo mondiale. Erano nate le “scene viennesi”, in grado di far concorrenza e oscurare i “film parigini”.

Le serate di proiezione erano pubblicizzate sui giornali con il nome di “Pikanter Herrenabend Film” (Serate di film piccanti per signori) o “Pariser Herrenabend Film” (Film parigini per signori). Una particolarità di queste serate è che il pubblico non era formato solo da borghesi e aristocratici interessati a vedere fanciulle nude, ma anche da appassionati dello “strano” in senso più ampio. Le proiezioni erano talvolta accompagnate da immagini di operazioni chirurgiche o di malformazioni anatomiche. Sensualità, morboso, macabro, tutto nella stessa serata per un vasto pubblico in cerca di qualcosa di diverso dal solito. Lo stesso tipo di pubblico che ora visita i tanti siti specializzati in stramberie e curiosità storiche macabre. Non erano diversi da noi.

Una particolarità dei film della Saturn è che variano molto per stile (fece anche commedie erotiche) e locazioni. Schwarzer non si limitava a riprendere nel suo atelier viennese: di frequente filmava all’aperto, combinando il nudo con la natura. Le “scene naturali” comprendono un centinaio di filmati tra cui Divieto di Balneazione (Baden Verboten, 1906) e Bagno di Sabbia (Das Sandbad, 1906), entrambi visibili sul sito di Europa Film Treasures.

I film venivano venduti via posta, in modo discreto, tramite un catalogo che riportava descrizioni allettanti e qualche immagine. Ad esempio nella categoria “giochi tra adolescenti” (immagino pensata espressamente per i lolicon col pickelhaube) venivano descritte pellicole in cui tre giovani ragazze nude giocavano a cricket o saltavano la corda. I film Saturn presentavano sempre nudi femminili, mai maschili. Gli spogliarelli e le pose maliziose avevano talvolta un soggetto storico, esotico o mitologico: Il ratto della schiava, Il bagno di Diana, Amazzoni, Fauni e Ninfe ecc…

Il successo mondiale delle pellicole pensate per il grande pubblico (e non per un pugno di segaioli, come capitava invece da anni con gli altri filmati zozzi per il mutoscopio o per il kinetoscopio) furono la condanna di Saturn. Proteste da parte dei perbenisti di mezzo mondo, da Parigi a Tokyo, piovvero sul Ministero degli Esteri austriaco nel 1910. I perbenisti più invasati pretesero dalle autorità lo scioglimento della Saturn. Le associazioni cattoliche, molto forti in Austria, ne approfittarono per ottenere ulteriore visibilità come “difensori del costume” denunciando l’immoralità delle proiezioni di nudo. Particolarmente sospette le proteste parigine, capitale europea del vizio, ma forse l’obiettivo era solo di abbattere il principale concorrente della Pathé.
Nel 1911 gran parte dei film, dei negativi e dei cataloghi vennero distrutti per decisione del tribunale.

Se 52 originali, i negativi, sono arrivati fino a noi è solo grazie a un pugno di appassionati che li hanno conservati e protetti nel corso del ventesimo secolo. La maggior parte dei film Saturn provengono dalla collezione di Albert Fidelius, iniziata nel 1933 e acquisita negli anni ’50 dal regista Gerhard Lamprecht, fondatore della Stiftung Deutsche Kinemathek. Tutte le pellicole sono riconoscibili dal marchio: nelle pellicole appare la stella di Saturno, simbolo della ditta. Negli anni ’90 gli originali, su supporto nitrato, vennero affidati alla Filmarchiv Austria che si occupò del loro restauro.
I sobbalzi in alcune pellicole dipendono dal fatto che sono stati completamente rincollati in un tentativo di salvataggio, probabilmente attuato dagli stessi individui che avevano disubbidito alle autorità viennesi rifiutandosi di distruggere completamente le pellicole.

Johann Schwarzer tentò di mandare avanti la Saturn nel mercato del noleggio film, nelle riprese, nell’ambito dello sviluppo dei negativi e della chimica delle pellicole. Era tutto inutile: senza i film erotici l’azienda fallì. Dopo appena tre mesi dalla distruzione delle pellicole, Schwarzer partì per l’Africa. Non si sa nulla di lui fino al 1914 quando si sposò con Olga Emilie Jarosh-Stehlik, alla vigilia della Grande Guerra.
Morì sul campo di battaglia il 10 ottobre 1914, col grado di tenente della riserva.
I film Saturn sopravvissuti alle distruzioni del 1911 vennero proiettati al fronte per alzare il morale delle truppe austroungariche, permettendo a Johann Schwarzer di proseguire l’impegno nello sforzo bellico anche da morto.

Ringrazio I like the things I like per la segnalazione.
Consiglio Europa Film Treasures (EDIT: europafilmtreasures.it non è più attivo), un sito ricco di filmati di primo Novecento con sottotitoli e testi in quattro lingue. Sfortunatamente per motivi legati ai diritti d’uso dei video concessi dagli archivi storici non è permesso il download né la cattura dello stream (a meno di non usare programmi che impieghino librerie per l’analisi del traffico di rete in stile WinPcap -libreria open source italiana-, ad esempio il buon FLVRecorder consigliatomi da un grazioso coniglietto!).

Ho preferito mettere a disposizione il documentario direttamente su Baionette (perlomeno uno di quelli segnalati, prima che il progetto Europa Film Treasures sparisse dal web). Tutte le informazioni storiche che ho riportato provengono da Europa Film Treasures.

In futuro proporrò altri filmati d’epoca, anche NON erotici (ci sono tre film italiani che ho già adocchiato), da alternare a quelli coi coniglietti! Il vecchiume rulla sempre e La corazzata Potëmkin è uno dei miei film preferiti. ^_^

8 Replies to “La domestica frivola: video erotici di inizio Novecento”

  1. ma..è possibile una cosa del genere?
    Cioè, considerando che hanno inventato le derringer, immagino di si.. ma è davvero un
    Mini Cannone
    mini mini…

    Alex Frost

  2. ma che c’entra con l’articolo?

    Mi pare ovvio: film erotico –> cannone

    He he he!

    Per gli standard attuali il video fa sorridere, ma certo all’epoca Schwarzer è stato fortunato a non esser linciato dalle vecchiette che cantano in chiesa, o no?

  3. Povero Schwarzer, era davvero troppo in anticipo sui tempi.

    La cosa che salta all’occhio è che ci sono volute due guerre mondiali perché l’occidente arrivasse ad avere gusti decenti in fatto di donne ^___^

  4. Una piccola curiosità riguardo le cose che accadono in internet. Un importante sito tedesco sullo Steampunk ha scritto un piccolo articolo (video, più che altro) sulla Saturn Films in data 14 settembre.
    Non so se hanno preso ispirazione dal mio articolo (che è di due giorni prima, curiosa coincidenza, no?) o da quello che ho linkato io su I Like the Things I Like, anche se chiunque con un Google Alerts su “steampunk” avrebbe visto la notifica del mio articolo il giorno stesso della pubblicazione (provato e, siamo chiari, chiunque si occupi di un dato argomento ha dei Google Alerts a tema), ma il sospetto del classico malcostume che serpeggia in internet (ancora più forte quando c’è la differenza linguistica) di non indicare le “fonti” è di certo forte. Non ne ho la certezza, ma il sospetto c’è.

    Io segnalo sempre le fonti quando so che che non avrei potuto fare l’articolo senza l’ispirazione e/o i dati di quelle fonti.

    Ecco l’articolo tedesco:
    http://clockworker.de/cw/2010/09/14/die-anfange-des-erotischen-films/
    (però i siti famosi, come wired.com, li segnalano quando il materiale viene da loro: d’altronde rubacchiare notizie dai siti che tutti conoscono senza farsi beccare è impossibile!).

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