The Victorians è una serie di quattro documentari sull’Inghilterra Vittoriana. Sono tutti molto ben realizzati e forniscono molti stimoli visivi e informazioni per “capire” (anche se non per conoscere) il mondo vittoriano.
Invece di sfornare cifre e date, Jeremy Paxman fa entrare lo spettatore nello spirito del periodo: come le persone vedevano la vita, come percepivano la città, cosa pensavano dei poveri ecc… con qualche salto su argomenti diversi come i cannoni a retrocarica di Armstrong, la carica di Balaclava (molto semplificata), le fognature di Londra o la fuga artistica verso quel medioevo fantasy idealizzato in cui il progresso e le macchine, ormai mal sopportate, non avevano posto.
Parla anche della Grande Puzza del 1858, l’evento copiato spudoratamente da Gibson in The Difference Engine (ommioddio che mondo steampunk distopico: la Grande Puzza è arrivata nel 1855 invece che nel 1858! Sei un gegno Gibson!).
“Dio del Fiume fatti un bagno. Col sapone. Tanto sapone.”
Spunti SteamFantasy nelle vignette del periodo?
Tutti gli argomenti sono supportati da dipinti del periodo che spiegano meglio di tanti discorsi (Show, Don’t Tell!) cosa i Vittoriani fossero disposti a “vedere” e cosa preferissero nascondere. Nel video che ho riportato sotto c’è uno dei tanti esempi: la raffigurazione delle vecchie tristi nell’Ospizio dei Poveri diventa, per poter essere venduto, un quadro di vecchie sorridenti con tanto di vaso di fiori sul tavolo. Tenere fuori lo squallore del mondo reale quando si chiudeva la porta di casa era una necessità.
Nel link in fondo al post ci sono gli episodi con i sottotitoli in inglese.
Alcuni dipinti sono molto graziosi e in certi quadri che non avevo mai visto c’erano ragazze arrapanti. Quella in The Bayswater Omnibus del 1895 mi ha indotto una riflessione sulla sensatezza dell’abitudine nei decenni precedenti l’opera di uscire di casa sempre con un accompagnatore (sintesi ulteriore del mio pensiero: RAPE! RAPE! RAPE!).
Mi eccitano la ragazze per bene vestite come nell’Ottocento, con ben poca pelle esposta e tanta sartoria di qualità (magari senza la crinolina anni ’50-’60 che la stessa Regina Vittoria non ha mai indossato). Mi eccitano quasi quanto le fatine spogliarelliste. Ma il top dell’erotismo rimane sempre la Regina Vittoria che posa per con la Maxim.
Gnomo in “The Fairy Feller’s Master-Stroke” di Richard Dadd: secondo me si è cagato addosso e si vergogna ad alzarsi con i pantaloni tutti smerdati…
Trovate tutti gli episodi sottotitolati in inglese su gigapedia. Sono 2,9 GB in formato RAR divisi in 16 parti (quattro parti per ogni episodio). Usando ifile.it potete scaricare tre o quattro parti per volta e in un paio di ore avere tutta la serie.
EDIT 2019:
I link alla serie non esistono più da anni: cercatela altrove se la trovate.
Rimane consigliatissima.
Ringrazio “???” per avermi segnalato la serie. L’ho finita di vedere proprio poche ore fa.
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