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Previsioni per il 2010 degli eBook

Prima di tutto una precisazione. Mi ero sbagliato per quanto riguarda il record di visitatori giornalieri di Baionette Librarie: non era 553 il trenta novembre, ma 621 l’uno dicembre. Che sbadato! ^__^

Forrester Research ha rilasciato, grazie alla sua potente sfera magica, una nuova serie di previsioni per il mercato degli eBook/eReader nel 2010.
Le potete trovare su paidcontent.org, ma le riporto lo stesso in questo articolo, commentate e integrate con link e dati ulteriori.

Pronti per gli eBook, colossi italiani del cartaceo?

1. E Ink non dominerà più “tutto” il mercato degli schermi per gli eReader.
Il nuovo anno vedrà sul mercato nuovi dispositivi definiti eReader, ma senza schermi della E Ink Corporation: ci saranno schermi più economici basati sulla stessa tecnologia, ma non prodotti da E Ink; ci saranno lettori con doppio schermo E Ink e LCD accoppiati; spunteranno tecnologie completamente diverse sugli eReader, come OLED e LCD transflettivi (trasmissivi e riflessivi, in pratica capaci sia di produrre luce come gli LCD che di rimanere passivi come gli schermi E Ink) e arriverà anche il colore.

2. Telefonini doppio schermo e Netbook entreranno nel mercato degli eReader.
Molti consumatori non leggono abbastanza da giustificare l’acquisto di un dispositivo interamente dedicato alla lettura e, a quanto risulta dai dati di Forrester Research, già ora molte persone leggono eBook sui telefonini e al PC (senza dimenticare le console portatili) piuttosto che sugli eReader. I produttori di telefonini e netbook entreranno nel mercato degli eReader producendo dispositivi con schermi ottimizzati per la lettura. Gli schermi ibridi, in più, favoriranno il risparmio energetico e miglioreranno l’uso del dispositivo con intensa luce ambientale quindi attireranno più acquirenti in ogni caso (eBook o meno).
Netbook doppio schermo, E Ink più LCD, sono già stati proposti: il prototipo di Asus EEE Reader mostrato al CeBIT nel 2009 (si parlava di due versioni, 6 e 9 pollici, con schermo E Ink touchscreen da immettere sul mercato a fine 2009). La principale differenza tra netbook validi anche come lettori di eBook e lettori di eBook validi anche come netbook (enTourage eDGe) sarà nei programmi installati e nel marketing.

3. Le applicazioni renderanno i non-eReader sempre più adatti a leggere eBook.
Anche se dispositivi come il Kindle hanno monopolizzato la domanda di dispositivi per la lettura di eBook, il mercato degli eBook non è limitato ai soli eReader. Applicazioni per la lettura di eBook per iPhone, applicazioni B&N per smartphone e PC più quelle dedicate alla lettura di eBook su console portatili come Sony PSP e Nintendo DS sono già reali. E perfino il Kindle ora ha l’applicazione dedicata ai PC.
Il 2010 vedrà più applicazioni per sempre più dispositivi “utilizzabili anche per leggere eBook”, permettendo alla massa di disporre di mezzi di lettura buoni quanto basta per la massa dei consumatori che non hanno motivo di comprare un eReader dedicato.
Vi rimando anche a questo articolo sui dispositivi multifunzione: uno smartphone può essere un mediocre lettore di eBook, una scarsa macchina fotografica e una brutta videocamera, ma è compatto (più che non girare tutto il giorno con addosso un telefono, un eReader, una videocamera e una macchina fotografica) e fornisce tutti i servizi in un solo dispositivo con una qualità “adeguata” ai bisogni di ogni giorno del consumatore.

Even Apple has recognized this. In many ways the company has been de-emphasizing the importance of iPods (When was the last time an iPod announcement was big?) and, as my colleague Nick Kolakowski has pointed out, Apple has been moving its iPod line away from single-purpose music players to focusing more on multifunction entertainment devices.
(Dall’articolo linkato sopra)

4. Anche gli eReader avranno applicazioni.
Come chiunque abbia un iPhone può testimoniare, le applicazioni sono ciò che libera il vero potenziale del dispositivo, rendendolo infinitamente più utile. Già ora iRex Technologies è intenzionata a rilasciare un SDK (software development kit) in modo che i produttori di software possano creare le loro applicazioni per il lettore iRex DR800SG. Non ci sarà da stupirsi se Amazon dovesse aprire un negozio di applicazioni per il Kindle.

5. Amazon lancerà sul mercato degli eReader touchscreen.
La goffa tastierina del Kindle probabilmente verrà superata da nuovi Kindle con schermi touchscreen, a colori (per la fine dell’anno) e magari pure flessibili (ovvero senza bisogno del vetro dietro, quindi meno fragili in caso di urti e cadute). Nuovi dispositivi di questo tipo aiuterebbero Amazon a mantenere la posizione dominante conquistata. Ricordiamo che secondo Forrester nel 2009, in USA, il 60% dei lettori è Kindle, il 35% Sony e il 5% “altre marche”. Per mantenere la posizione dominante un primo passo è stato il supporto per il PDF (a cui dovrà seguire, probabilmente, l’ePub come standard nei futuri dispositivi), ma la concorrenza tecnologica è una seria minaccia.

6. B&N prenderà fette di mercato a Sony e Amazon.
Quest’anno B&N si è inserita nel mercato e vedremo se i suoi sforzi come concorrente diretto di Amazon (con in più il vantaggio dei negozi fisici) saranno ripagati da abbondanti ricavi. Nel 2009 B&N ha comprato Fictionwise, ha lanciato il proprio negozio di eBook e le proprie applicazioni di lettura eBook per telefonini e PC, ha annunciato la partnership con Plastic Logic e iRex e, infine, ha immesso sul mercato (con vendite superiore a tutte le aspettative) il lettore Nook. Ha anche dei guai legali in ballo, ma si spera che tutto si risolva per il meglio per tutte le parti coinvolte e senza la prematura dipartita del Nook.
Nel 2010 B&N proseguirà alla grande con le vendite del Nook e degli eBook, rubando fette di mercato sia ad Amazon (Nook è l’alternativa ufficiale al Kindle) che a Sony, nonostante gli sforzi di quest’ultima per migliorare il sistema di vendita e i software nei nuovi lettori. Amazon manterrà la posizione dominante, ma la concorrenza peserà costringendola alla “vera” competizione.

7. Le vendite di eBook toccheranno i 500 milioni di dollari negli USA.
Nei primi tre trimestri del 2009 le vendite di eBook in USA sono più che raddoppiate rispetto all’intero anno precedente: le entrate all’ingrosso dichiarate da AAP tra gennaio e settembre 2009 hanno toccato i 109 milioni, contro i 52,4 milioni complessivi dell’intero 2008… e con ogni probabilità il 2009 raggiungerà i 160 milioni complessivi.
AAP inoltre, a parte la questione dell’ingrosso (il dato andrebbe raddoppiato per ottenere una stima al dettaglio più veritiera), presenta i dati solo di un ridotto numero di venditori e NON considera affatto “library, educational or professional electronic sales” (citato dal sito).
I dati di AAP quindi rappresentano in modo pesantemente sottostimato il reale mercato degli eBook in USA. È ragionevole supporre che il 2010, complessivamente, vedrà un mercato degli eBook da mezzo miliardo di dollari.

8. I libri di testo elettronici saranno più accessibili, ma le vendite saranno modeste.
I libri di testo non sfonderanno nel mercato degli eBook, non nel 2010. Nonostante l’uscita di dispositivi come il Kindle DX, siamo ancora lontani dalla soddisfazione dei bisogni degli studenti: non mancano solo contenuti, seppure sia il peggiore problema, ma anche i dispositivi sono tuttora meno validi e immediati della carta stampata (qualità degli schermi, possibilità di sfogliare rapidamente, possibilità di prendere appunti ecc…). Gli studenti, a quanto risulta dalla ricerca condotta, sarebbero anche disposti a usare eReader “comodi” con tutti i libri di testo sopra (e questi eReader sicuramente arriveranno), ma il vero scoglio sono i venditori di questi libri di testo, troppo ancorati su DRM e modalità di vendita vecchio stampo e, giustamente in questo caso, spaventati dalla pirateria.

9. Giornali e riviste lanceranno le loro applicazioni e i loro eReader.
Agli editori di giornali e riviste rodono le palle: non sono soddisfatti del modo in cui i loro contenuti appaiono e si comportano su dispositivi come il Kindle o i lettori Sony. Servono colori, video, interattività, la possibilità di mettere pubblicità come nei siti internet e un controllo maggiore nei rapporti con gli abbonati. I vecchi media si muovono lentamente, ma nel 2010 li vedremo tirar fuori dal cilindro le prime soluzioni.
John Squires di Time Inc. sta cercando di unire gli sforzi degli altri editori di riviste per costruire un fronte comune rivolto al digitale e ai “dispositivi di lettura”. Gli editori, forti dell’unione, sperano di poter ottenere più potere di trattativa nei confronti di possibili partner come Apple. FirstPaper ha annunciato che farà uscire un eReader ottimizzato proprio per i giornali e aiuterà gli editori durante la transizione.

10. Cina, India, Brasile e UE aiuteranno il boom degli eBook, ma gli USA rimarranno il mercato più grande.
Al momento gli USA sono il maggiore mercato per eReader ed eBook… e questo non cambierà nel 2010. Il resto del mondo però non rimarrà con le mani in mano: almeno cinque eReader verranno lanciati in Cina (distribuiti da China Mobile) e due in India. Il Brasile attende che qualcuno si faccia avanti e anche l’Unione Europea ha il potenziale per una forte crescita del mercato degli eBook.
Secondo un recente sondaggio di Forrester condotto su 14536 consumatori online in Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Italia, Paesi Bassi e Svezia, il 4% di questi ha pagato per degli eBook nel mese precedente e il 19% dichiara che pagherà volentieri per avere degli eBook in futuro.

Alle previsioni di Forrester Research vorrei aggiungere anche quelle di Booksquare.com. Meno importanti, ma interessanti. Le riassumo/commento in poche parole:

— gli eBook dovranno costare 9,99$ o meno perché è il prezzo percepito come giusto dal pubblico;
— se gli editori non soddisfaranno la domanda di eBook dei lettori, i lettori useranno un mercato alternativo per soddisfarla (leggasi: o mi fai comprare il tuo libro in eBook o io lo leggo lo stesso, ma gratis e piratato) perché nel Mercato la domanda cerca sempre soddisfazione;
— spunteranno un sacco di nuove case editrici rivolte al digitale, di vario genere;
— nuovi competitori entreranno sul mercato e le possibilità per gli indipendenti saranno maggiori di prima;
— i grossi editori, appesantiti dalle vecchie strutture basate sul mercato cartaceo (e dalla mentalità antiquata), avranno più difficoltà ad adattarsi al nuovo business rispetto a chi nasce già rivolto solo a quell’ambito.

Pensate all’esercito tedesco sotto il nazismo: se puoi rifare tutto da (quasi) zero invece di trascinarti dietro strutture antiquate da “adattare”, puoi fare meglio di colossi militari più robusti in partenza, ma restii all’innovazione, come la Francia.

Non è da escludere che alcuni colossi crollino o si ridimensionino, mentre concorrenti più piccoli crescano sfruttando il mercato che i precedenti semi-monopoli non hanno saputo sfruttare. Ricordiamo che anche la DEC lasciò il posto ad altri produttori: nessun colosso può sentirsi in eterno al sicuro.

Il Duca di Baionette

Sono appassionato di storia, neuroscienze e storytelling. Per lavoro gestisco corsi, online e dal vivo, di scrittura creativa e progettazione delle storie. Dal 2006 mi occupo in modo costante di narrativa fantastica e tecniche di scrittura. Nel 2007 ho fondato Baionette Librarie e nel gennaio 2012 ho avviato AgenziaDuca.it per trovare bravi autori e aiutarli a migliorare con corsi di scrittura mirati. Dal 2014 sono ideatore e direttore editoriale della collana di narrativa fantastica Vaporteppa. Nel gennaio 2017 ho avviato un canale YouTube.

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