Mini aggiornamento steampunk. “A Gentlemen’s Duel” è un cortometraggio del 2006, ma vale la pena metterlo nel caso qualcuno dovesse esserselo perso. Un duello decisamente steampunk, nel senso moderno di steampunk tecnologico, e anche retard (cosa che va ben a braccetto con lo steampunk ^_^).

Consiglio di scaricarlo e guardarlo con una qualità maggiore di quella che posso offrire io. Ricordavo che fosse possibile scaricarlo dal sito di Blur Studio, ma non riesco a capire da dove. Io ce l’ho da quasi due anni, magari nel frattempo il sito è cambiato un pochino. Qui pare si possa scaricare con rapidshare.

Mi piacerebbe vivere in una versione Steampunk fantasy dell’Europa, con Golem/Mech a Vapore e cose simili (tipo le fatine, che non devono mancare mai). Però nel mio caso, essendo il Duca, sarebbero due fanciulle a sfidarsi sui Mech per la mia barba. Giusto? ^__^

14 Replies to “Steampunk: «A Gentlemen’s Duel» del 2006”

  1. Lo conoscevo già. E’ molto carino, specie il finale. Grazie dei link.

    P.s. Due fanciulle che si istruiscono, imparano a leggere il manuale del mech e poi a pilotarlo con la maestria necessaria?

    A-ehm,Duca,non credo sia fattibile.

  2. Una sola parola:

    STREPITOSO!

    la cosa che mi ha fatto letteralmente pisciare sotto è l’unico elemento di tappezzeria dell’intera vicenda, l’osso della contesa, la gnocca scema (ma ne siamo poi così sicuri) che di fatto non apre bocca per tutto il film, salvo poi…

    E che dire del maggiordomo, tappo e compassato, che schiva (e aiuta a schivare) di tutto e di più mentre i due gentil… coglioni si scambiano mazzate e bulloni?

    In quanto al commento di cui sopra, non so se sono del tutto d’accordo, nel senso che – per principio – sono convinto che ad una donna possa essere messo in mano un solo tipo di leva… e non è quella del cambio.

    E’ però vero che le bast… – ahem! – le gentili donzelle quando vogliono sanno imparare ad usare qualunque cosa (cellulari e automobili docent!), basta saperle adeguatamente stimolare a farlo.

  3. Illustre Duca, attendo la tua libertà per quella famosa consulenza. Essendo una cosa complessa, andrà fatta via mail.

    Long life Pickelhaube.

  4. @ Il Duca

    A proposito di Steampunk…

    Questo video ha ulteriormente accentuato la mia curiosità per lo steampunk.
    Mi sto documentando sul genere, in parte anche grazie al tuo blog che è fatto veramente bene e offre molti spunti.

    Esistono giochi di ruolo steampunk? Ne vorrei masterizzare uno. Che dici ricorro al sistema di gioco diruolo universale e ci faccio l’ambientazione steampunk? A me sembra l’idea finora più accessibile.

    Inoltre ci sono libri italiani (non sono una capra con l’inglese, sono semplicemente pigro) decenti sul genere steampunk? O meglio: di genere steampunk?

    Grazie 1000

  5. Steampunk e basta, senza importanti elementi fantasy?

    In italiano avevano tradotto “La Macchina della Realtà” (The Difference Engine) di Gibson e Sterling. Non è scritto bene, ma è una buona scelta se ti piace lo steampunk moderno, tecnologico, e non la “historical gonzo fiction” (definizione di Jeter) con mago Merlino nell’età vittoriana e gli stregoni egizi prima dell’età vittoriana. È uno steampunk molto punk, nel senso che condivide più di quanto sarebbe necessario le tematiche punk del cyberpunk (meccanica al posto dell’elettronica, ma visione del mondo e temi simili). Può non piacere a tutti. E comunque lo stile lascia molto a desiderare: è pesante e lento, spesso noioso.

    In italiano era arrivato, ma credo sia introvabile, “Steampunk” di Paul Di Filippo. È un libro famoso anche perché quando la gente cerca Steampunk e gli dicono di leggere quello, solitamente il commento è “ma questa roba è steampunk solo nel nome!”.
    Non hanno torto: è historical gonzo fiction con ben poco da spartire con lo steampunk vero, sia punk che non punk.

    Se invece vuoi una storia NON ambientata nell’età vittoriana (25 anni prima circa dell’inizio dell’età vittoriana, 40 anni circa prima che diventasse interessante), dove la tecnologia è irrilevante e non diversa da quella reale e il mondo vittoriano è solo uno scenario di cartapesta, ma in compenso ci sono maghi egizi: “Le Porte di Anubis” di Tim Powers.
    È talmente poco Steampunk per i criteri retrofantascientifici attuali che ormai, nonostante non stia in nessuna definizione accettata dai fan dello steampunk, lo si considera tale solo perché Jeter, l’amiketto di Powers, usò così il termine Steampunk, da lui inventato, per indicare cose che per noi moderni non sono Steampunk e, di conseguenza, è uno dei primi libri “del genere”.

    Se invece vuoi una storia sconclusionata e scritta da cani con Artù e Merlino e i viaggi nel tempo, in una Londra invasa dai Morlock, ispirato (alla cazzo) a “La Macchina del Tempo” di Wells: “La Notte dei Morlock” di Jeter.

    Calzante sintesi di Sosio tratta da Delos 40:

    Questo romanzo viene considerato l’inizio del genere Steampunk: fu proprio Jeter, infatti, definendo questo libro a coniare il termine che indica quel particolare genere di fantascienza ambientato in epoca Vittoriana. La notte dei Morlock prende le basi dal famoso romanzo di Wells La macchina del tempo, ma fu scritto, in realtà, con l’intenzione di riprendere in chiave fantascientifica le figure di Merlino, Re Artù e della spada Excalibur. La fusione di questi due elementi dà luogo a una trama quantomeno originale: dopo il ritorno dal futuro del “Viaggiatore” inventore della macchina del tempo, i Morlock sono riusciti a impossessarsi della macchina e progettano un’invasione del XIX secolo. Solo Re Artù, col potere della sua spada e del suo destino, potrà opporsi e sventare l’invasione.

    Patetico? Idiota?
    È lo Steampunk di Jeter, la Historical Gonzo Fiction fatta alla cazzo, niente di granché nuovo. ^___^
    Anche questo è uno di quei testi che gli amanti dello Steampunk attuali spesso indicano come tale con ben giustificato imbarazzo.

    Un po’ migliore, anche se rimane sempre uno steampunk tecnologicamente timido, “Le macchine infernali” di Jeter. Almeno è divertente nella sua demenza.

  6. Boneshaker è nuovo e sembra interessante.
    Leviathan sarà quel che sarà, mah, però magari val la pena buttarci un occhio…

    Anti-Ice non mi è dispiaciuto.
    The Peshawar Lancers è ottocentesco post-apocalittico e molti ne hanno parlato bene. Fitzpatrick’s War mi piacerebbe trovarlo perché sembra interessante.

    Anche se qualcosa si muove, per ora lo Steampunk è ancora un fenomeno più extra-narrativa che di narrativa.

    https://www.steamfantasy.it/blog/2009/07/03/il-duca-col-pickelhaube-e-qualche-libro-steampunk-e-steamfantasy/

  7. @ Il Duca

    Grazie. Chiarissimo come sempre. :D
    Interessante inoltre il dato della narrativa/extra-narrativa. Non ci avevo pensato e in effetti non hai tutti i torti a questo punto.

    Il che significa anche che è un terreno semi-vergine.
    Magari un giorno lo coltiverò.

  8. Lo Steampunk è ancora così poco sfruttato in narrativa da garantire, in caso il boom in corso sia davvero qualcosa che coinvolgerà anche l’Italia, ottime possibilità per chi dovesse inserirsi grazie alla ridotta competizione, non paragonabile a quella del fantasy.

    Io scommetterei anche sullo Steampunk Fantasy (Steam Fantasy).
    Forse di più che sullo Steampunk liscio.

  9. Steamfantasy, eh?

    Avevo una mezza idea. Magari quando c’ho lavorato un po’ ti chiedo un parere, così se fa cagare lo so prima di partire a buttarla giù.

    Contento?

    Il Duca si siede. Apre un cassetto della scrivania e tira fuori una P-38.

    Se la punta alla testa.

    No, dai Duca, non scherzare. Metti via il ferro. Hai tanti altri motivi per vivere. No, Duca nooooooooooooooooooo!

  10. Come giochi steamfantasy consiglio sicuramente Arcanum.
    Un po’ vecchiotto, ma spettacolare per ambientazione.

  11. Nel giro di poche ore dovrebbe essere disponibile su gigapedia un romanzo steampunk a cui avevo già accennato un paio di volte.
    Per ora lo si trova con il search (è apparso questa notte, sono settimane che controllo quasi tutti i giorni), ma l’oggetto risulta non presente quando si clicca.

    E, sì, è anche il romanzo che sta avendo un buon successo a cui avevo accennato settimane fa (in un commento che non ricordo).
    ^__^

    Appena diventerà scaricabile da gigapedia farò l’articolo per presentarvelo e per sottolineare i miei dubbi sulle somiglianze con Damnation.

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