Altra illustrazione da Leviathan. Le precedenti illustrazioni svelate le trovate qui: seconda (il mostropalla scoreggione), terza (la folla ammira il Leviathan), quarta (Alek che si fa le seghe mentali coi soldatini) e quinta (il Cyklop Stormwalker, mech che vanta un design diversamente intelligente). Questa nuova immagine dovreste averla vista, di sfuggita, nel trailer del libro.
Cavallo meccanico degli esploratori tedeschi. A riguardo Scott Westerfeld dice:
One thing you’ll notice about real-life walkers is that they walk slowly. Animals are still much quicker than machines when it comes to moving on legs. In fact, animals are generally better than machines at everything, except under very specific circumstances. You might think that cars are faster than horses, but only if you create a very flat surface (aka, a road) for them to use. On almost any naturally occurring surface, horses win.
But I best not say more, as two of my characters have this exact same discussion in Leviathan.
Non molto diverso dal discorso già fatto in precedenza sul Cyklop.
Aggiungerei però una cosa: ma senza i sensori e l’elettronica e tutto il necessario per “decidere” dove posizionare il piede in modo autonomo, come il BigDog, che cavolo di vantaggio avrebbe se anche fosse veloce come un cavallo vero? Un cavallo, o un mulo, su terreno difficile decidono dove piazzare i piedi, cercano di non finire in terra con una zampa rotta: tu gli dici dove andare, ma non devi governare singolarmente ogni zampa a ogni passo per fare in modo che il mulo non scivoli su un sasso tondo e si sfracelli in fondo al ghiaione.
Ma un mech puro, stile automobile? Mette le zampe avanti, alla distanza prevista dal ritmo di corsa scelto, e poi? Senza sensori e senza algoritmi per la decisione del passo in base alle informazioni dei sensori? Ricordiamo che l’unico motivo valido per avere zampe e non ruote, in questo caso, è la capacità del cavallo/mulo di muoversi in ambienti sconnessi che metterebbero a dura prova i veicoli tradizionali (sia in termini di velocità che di manutenzione), nei boschi, col fango, sulla neve ecc…
Qualcosa in stile Golem-Cavallo steamfantasy mi pare molto più credibile, come essere vivente meccanico alternativo che sceglie dove piazzare gli zoccoli, di quanto non lo sia un cavallo meccanico incapace di decidere. Cavalchereste un cavallo cieco e lobotomizzato, se non per caricare diritto, lancia in resta, o tirare una carrozza?
E ora qualche altro mech reale. Il Timberjack della Plustech, il boscaiolo a sei zampe (questo sembra molto figo, nelle coltivazioni di alberi dell’industria moderna, con le adeguate distanze tra gli alberi per girarsi e lavorare) con pilota, e il nuovo mech gru ROBOTOPS (Tadano Ltd) che ha due eccitanti braccioni ed è senza il pilota all’interno (si guida via joystick da lontano, così se lo si usa per distruggere le capanne degli uomini-scimmia africani e quelli iniziano a scagliare frecce e lance, il pilota può ridersela a distanza di sicurezza: ideale per originali vacanze safari nel cuore di Negrolandia).
[flv:Timberjack_Walking_Machine.flv Timberjack_Walking_Machine.jpg 400 300] |
[flv:ROBOTOPS.flv ROBOTOPS.jpg 400 300] |
Senza parlare dei classici veicoli edili a quattro zampe, come quello impiegato per la funivia (o quel che era) che ha lavorato sui monti orobici due anni fa: piloni costruiti su una parete con una pendenza mostruosa, grazie al robot-ragno che con estrema lentezza (che palle) muoveva un piede alla volta e faceva il lavoro. Guidarlo credo fosse una cosa da cagarsi in mano: un errore e sarebbe finito a rotolare con tutto il robot giù per il pendio (e il pilota non era protetto: se gli si ribaltava il ragno addosso era sfrittellato e basta).
E chiudiamo con un ritardato su un tigre meccanica… sigh…
[flv:Mechanical_Tiger_in_Brugge.flv Mechanical_Tiger_in_Brugge.jpg 400 300] |
Prossimamente un po’ di arte steampunk da un gruppo di ingegnosi francesi che penso conosciate già in molti, ma val la pena inserirla per completezza. Sì, sono stupidi mangiarane, ma per le cose frivole hanno gusto, come al tempo delle sbrilluccicose divise imperiali. Se le linkate in un commento vi taglio una mano. ^_^
Ah, una nota sull’immagine nuova: come mai il pickelhaube del cavalleggero non è un pickelhaube “con la punta” (come l’avevano dragoni, corazzieri e fanteria, a parte i cacciatori con lo shako), ma un kugelhaube con la palla di cannone, come lo usavano gli artiglieri (e nemmeno tutti, visto che uno degli stati dell’Impero Tedesco prevedeva la punta anche per loro)?
Mah…
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